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comunicato stampa

Paradisi: 'Grave l’atteggiamento illegittimo del sindaco. Violata la legge sulla propaganda degli enti locali'

2' di lettura
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da Roberto Paradisi
candidato sindaco- Unione Civica


roberto paradisi e luigi rebecchini

Il sindaco Mangialardi si fermi. Osservi le norme in vigore e abbia più rispetto per le istituzioni. Si è tollerato fin troppo il suo spregiudicato atteggiamento istituzionale. Ora basta.

Con metodo scientifico e quotidiano, il sindaco Mangialardi da ormai oltre 20 giorni sta violando il divieto per le pubbliche amministrazioni e per i sindaci di svolgere attività di comunicazione. C’è una legge dello Stato italiano, la numero 81 del 1993, che vieta “a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorchè inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”. Il che significa che detto divieto è in vigore dal 1 aprile 2015.

In una circolare (ma da anni questa è la direttiva di tutte le Prefetture), la Prefettura di Ancona ha precisato che per “pubbliche amministrazioni” devono intendersi anche gli organi (sindaco in testa) che rappresentano le singole amministrazioni. Mangialardi pertanto può fare senza dubbio campagna elettorale ma “da cittadino” semplice essendo fatto divieto “utilizzare mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze”.

Trovare dunque l’ennesimo comunicato a firma “Comune di Senigallia” sulla “Fiera di Sinigaglia”, scritto da dipendenti comunali, inviato con mezzi del Comune e in cui si inseriscono virgolettate le parole del sindaco Mangialardi è una grave (l’ennesima in questi giorni) violazione della legge 81 del 1993. Come lo è stato l’annuncio indecoroso della scampagnata del 3 maggio, come lo è stata la conferenza stampa sul “Distretto culturale evoluto” o quella sul piano della cinta muraria ed altri ancora. Sempre Mangialardi in prima fila, sempre a dichiarare, sempre con mezzi e risorse del Comune. Ogni comunicazione della pubblica amministrazione, come spiegano le Prefetture, deve essere “impersonale” e non può contenere dichiarazioni o, peggio, comparsate, dei singoli amministratori.

Beffardo, se si pensa al caso spregiudicato di Senigallia, l’invito della Prefettura di Ancona nella circolare inviata anche a Mangialardi: “Si fa affidamento sui doveri di equilibrio e correttezza degli amministratori già in carica” (sic!). La Prefettura sa che addirittura il sindaco Mangialardi ha fatto scrivere da un dipendente comunale e con mezzi del Comune un comunicato di appoggio a un candidato Pd alle regionali?

Invitiamo Mangialardi a cessare immediatamente ogni scorrettezza istituzionale e a rispettare le leggi dello Stato. Faccia comunicazione e propaganda da semplice cittadino come tutti gli altri candidati e senza utilizzare la macchina comunale. Diversamente ci rivolgeremo con un esposto alle autorità competenti. Amministrare una città comporta anche una educazione ed una cultura civica e di rispetto della legalità ad ogni livello che non tutti possiedono.

Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini



roberto paradisi e luigi rebecchini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-04-2015 alle 15:48 sul giornale del 25 aprile 2015 - 729 letture