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Stupro nel parcheggio della discoteca, condannato a cinque anni il capoverdiano

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Una condanna a cinque anni e un mese e l'interdizione dai pubblici uffici e un risarcimento di 50 mila euro per la vittima. E' quanto stabilito dalla sentenza che ha condannato per violenza sessuale D.Y., il 24enne originario di Capoverde accusato di aver violentato una 20enne nel parcheggio del Mamamia la notte del 21 marzo del 2014.

Una sentenza che riduce la pena di 7 anni chiesta dal pubblico ministero. L'avvocato del capoverdiano, di 24 anni, che ha l'obbligo di dimora a Monteporzio dove risiede, ha già annunciato che presenterà ricorso. I fatti risalgono alla notte del 21 marzo quando i due ragazzi, appartenenti alla stessa comitiva, erano andati in discoteca. I due si conoscevano già da anni. Il 24enne era infatti l'ex fidanzato della migliore amica della vittima.

Quando la ragazza, ad un certo punto, è uscita dal locale per prendere una boccata d'aria, il giovane l'ha seguita abusando di lei. La vittima ha raccontanto di essere stata bloccata ai polsi e che le sue grida ad un certo punto hanno attirato altri amici che nel frattempo, non vedendola, erano usciti a cercarla. Diverse le testimonianze che hanno confermato in aula il racconto della ragazza. Anche i referti medici del Pronto Soccorso all'epoca confermarono i segni della violenza.

Gli inquirenti arrestarono il capoverdiano la mattina dopo lo stupro. Il 24enne non andrà però in carcere. Per lui è stato confermato l'obbligo di dimora in attesa che la condanna passi in giudicato o nel caso di un ribaltamento della sentanza in caso di appello.



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Questo è un articolo pubblicato il 06-05-2015 alle 21:33 sul giornale del 07 maggio 2015 - 1151 letture