Unicam ha ricordato 'il medico della SARS' Carlo Urbani (foto)

4' di lettura 24/03/2015 - Nella mattinata di martedì 24 marzo, nell’ambito di un incontro dal titolo “Carlo Urbani: medico e uomo senza frontiere”, l’Università di Camerino ha voluto ricordare l’importante figura di Carlo Urbani, il medico marchigiano scomparso in Vietnam nel 2003 colpito dalla Sars, la terribile malattia respiratoria che aveva contribuito ad individuare e combattere.

Il convegno, che si è svolto nella Sala della Muta di Palazzo Ducale, è stato promosso dalle Scuole Unicam di Giurisprudenza e Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, in collaborazione con il Comune di Camerino, l’Associazione Italiana Carlo Urbani e i Licei di Camerino.

Dopo il saluto del Rettore Unicam Flavio Corradini, ha preso la parola Vincenzo Varagona, Giornalista TGR Marche, autore del libro “Il medico della SARS. Carlo Urbani raccontato da quanti lo hanno conosciuto” che ha introdotto e coordinato i lavori. Sono poi intervenuti Claudio Pettinari Pro Rettore Vicario Unicam, con una relazione dai titolo “Il medico della Sars: Carlo Urbani raccontato nel libro di Vincenzo Varagona”, il figlio di Carlo Urbani, Tommaso, Vice Presidente AICU, che ha ricordato nel suo intervento la figura del padre, Emilio Amadio, Presidente AICU che ha illustrato le attività dell’Associazione Italiana Carlo Urbani, Gabriella Marucci, docente della Scuola Unicam di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e lo studente Gael Temgue che hanno affrontato il tema “La formazione come garanzia al diritto alla salute”, Riccardo Grifoni di Medici senza Frontiere che ha parlato della propria esperienza di “medico senza frontiere” e Catia Eliana Gentilucci, docente della Scuola di Giurisprudenza che si è occupata di “Cooperazione e Terzo settore: nuovi ambiti professionali all'Università di Camerino”.

“Questo – ha dichiarato il Prof. Claudio Pettinari – è stato il primo di una serie di eventi che avevamo già programmato con l’Associazione Italiana Carlo Urbani, dando seguito a quanto era stato espresso nell’accordo che abbiamo firmato qualche mese fa. Con l’Aicu stiamo cercando di seguire un percorso che possa essere di beneficio sia per l’Associazione che per il nostro Ateneo, che grazie a queste realtà può meglio indirizzare gli obiettivi formativi dei propri corsi di laurea sia a carattere scientifico che sociale. La giornata di oggi mi ha colpito particolarmente – ha proseguito il Prof. Pettinari – per la presenza di testimoni della vita e del lavoro di Carlo Urbani come il figlio Tommaso, il dott. Grifoni di Medici Senza Frontiere, gli amici con i quali è cresciuto e che ci hanno raccontato chi era Carlo Urbani e cosa ha fatto. Mi auguro che grazie a questo incontro, come ha anche sottolineato il dott. Varagona, sia stato messo un seme all’interno dei tanti ragazzi presenti e che questo seme germogli facendoli crescere ed essere più aperti alle sfide sociali, in un mondo che ha sempre più bisogno di competenze, professionalità ma soprattutto di tanto amore per coloro che soffrono”.

“Sicuramente quello con l’Università di Camerino – ha sottolineato Tommaso Urbani – è un accordo importante voluto da entrambe le parti perché unendo le forze in questo settore si possono fare cose molto positive. Oggi, a dodici anni dalla scomparsa di mio padre, la giornata ha voluto ricordare la sua figura di medico e di uomo e, attraverso le varie testimonianze, cercare di mostrare che cosa si può fare per l’attuale situazione mondiale in ambito sanitario e di cooperazione, prendendo da esempio quello che è stato fatto da mio padre e da altri suoi colleghi. Una caratteristica importante che credo avesse mio padre – ha raccontato Tommaso Urbani nel corso del suo intervento – era la capacità di essere coerente nella sua vita, seguendo quelli che erano i suoi principi e i suoi valori che ha avuto ben definiti sin da piccolo e ha sempre portato avanti con tanta dedizione, perseveranza e convinzione. Per lui il suo mestiere era la sua vita, ha avuto una grande capacità di coltivare i suoi sogni ed è riuscito a realizzarli: questa è una cosa che tutti possiamo fare. Sarò sempre profondamente grato a mio padre che è riuscito a trasmettermi questi valori e a permettere che io e i miei fratelli crescessimo con degli orizzonti infiniti”.

Al termine del dibattito è stata inaugurata una mostra con foto di Carlo Urbani.

(nelle foto sotto alcuni momenti dell'incontro, clicca sulle immagini per ingrandire)








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-03-2015 alle 16:02 sul giornale del 25 marzo 2015 - 530 letture

In questo articolo si parla di attualità, camerino, Unicam, carlo urbani

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