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Lavori lungo il Misa: sopralluogo per la ricostruzione dell'argine a Borgo Bicchia

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Ruspe in arrivo lungo il Misa. Stanno per partire i lavori di rifacimento dell'argine del fiume che aveva ceduto il 3 maggio scorso, provocando la tragica alluvione in cui persero la vita tre persone.

Sei milioni di metri cubi di acqua che in pochi minuti ha inondato un terzo della città, sommergendo di fango le frazioni di Vallone, borgo Bicchia, Borgo Molino, la zona dell'ex prg e delle Saline. I lavori, realizzati dalla Provincia e finanziati dalla Regione, sono finanziati in virtù dello “sblocco” dell'accordo di programma, da anni in piedi tra Stato e Regione, che prevedeva oltre due milioni di euro per la messa in sicurezza del Misa e la realizzazione delle tanto attese vasche di espansione. Un finanziamento di circa 250 mila euro, considerato un “anticipo” dei due milioni di euro sbloccati dopo l'alluvione dal Ministero dell'Ambiente e dal Governo. Ieri mattina sul posto c'è stato un sopralluogo dei tecnici della Provincia, insieme alla presidente Liana Serrani e al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.

“Si tratta di un intervento molto importante perchè tutta l'acqua che ha inondato le frazioni di Borgo Molino, borgo Bicchia, l'ex prg e le Saline è arrivata da lì -ricorda il sindaco Maurizio Mangialardi- mettere in sicurezza quell'argine significa finalmente mette in sicurezza tutte quelle aree del nostro territorio esposte al rischio di esondazione”. I lavori, affidati alla ditta Belogi, prevedono il posizionamento di un tappeto reno, una sorta di rete elettrosaldata che in caso di piena impedirà al fiume di uscire e dunque di rompere l'argine. Lo speciale tappeno di rafforzamento dell'argine verrà posizionato per un tratto di 400 metri proprio nel punto in cui il Misa è esondato a borgo Bicchia. Si tratta di un intervento di qualche settimana, non invasivo per la viabilità, che avverrà dunque interamente nel letto del fiume. Il rifacimento dell'argine rotto dall'alluvione è anche l'occasione per Mangialardi per ribadire le “competenze” in materia di fiumi.

“L'intervento è finanziato dalla Regione ed è eseguito dalla Provincia, dimostrando così, semmai ce ne fosse bisogno e per chi ancora non lo sapeva, di chi è la proprietà (Regione) e competenza (Provincia) del fiume Misa -aggiunge Mangialardi- i lavori partiranno i prossimi giorni e sono stati possibile grazie al finanziamento regionale arrivato con un decreto di somma urgenza che anticipa parte degli oltre 2 milioni di euro sbloccati dall'accordo di programma e destinati alla sistemazione del Misa e alla realizzazione, finalmente, delle tanto attese vasche di espansione”.



Questo è un articolo pubblicato il 03-02-2015 alle 23:45 sul giornale del 04 febbraio 2015 - 994 letture