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Francia: assalto al settimanale satirico Charlie Hebdo, 12 morti

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Terrore a Parigi dove tre uomini armati di kalashnikov hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo ed hanno aperto il fuoco contro il personale.

Tragico il bilancio: dodici morti e otto feriti, di cui cinque in gravissime condizioni. Tra le vittime, oltre a due agenti di polizia, il direttore della testata, Stephan Charbonnier, in arte Charb, 47 anni, e tre dei più importanti vignettisti del settimanale: Jean Cabut, detto Cabu, 76 anni, Bernard Verlhac, in arte Tignous, 57 anni e Georges Wolinski, 80 anni.

Un vero e proprio massacro, un barbaro attacco alla libertà di espressione portato da quelli che sembrano essere con tutta probabilità tre terroristi islamici. Secondo le testimonianze dei membri della redazione scampati alla strage, gli assalitori parlavano perfettamente il francese ed hanno rivendicato di essere membri di al Qaeda. Un attacco, avvenuto poco dopo le 11 di mattina, attentamente pianificato e compiuto nel giorno della riunione di redazione settimanale. "Si tratta di un attacco terroristico di eccezionale barbarie contro un giornale che è espressione di libertà e contro la polizia che la protegge", ha detto il presidente francese Francois Hollande, recatosi sul posto dopo la strage.

Dopo la carneficina, e un breve conflitto a fuoco con una pattuglia della polizia rapidamente intervenuta sul posto, il commando è fuggito a bordo di un'auto rubata. Durante la fuga i tre hanno anche investito un pedone. L'auto è stata poi ritrovata abbandonata poco dopo nella zona nord di Parigi.

Nel pomeriggio e in serata migliaia di persone sono scese in strada in diverse città francesi in segno di solidarietà con le vittime del barbaro attacco. La più grande manifestazione, indetta dalle organizzazioni dei giornalisti francesi, si è tenuta a Parigi, a place de la Republique, dove si sono radunate oltre 35mila persone.

Al termine di una vasta caccia all'uomo, i tre uomini responsabili del massacro sono stati identificati e localizzati nella zona di Reims, a nord della capitale. Si tratta di Said e Cherif Kouachi, due fratelli franco-algerini di 34 e 32 anni, già noti alle forze di polizia. Uno dei due era già stato condannato nel 2008 per aver fatto parte di un'organizzazione che reclutava e inviava jihadisti in Iraq. Il terzo uomo, che ha fatto da autista ai due killer, è un giovane senza fissa dimora di 18 anni, Hamid Mourad.



... Stephane Charbonnier
... Bernard Verlhac
... Jean Cabut


Questo è un articolo pubblicato il 07-01-2015 alle 18:05 sul giornale del 08 gennaio 2015 - 29309 letture