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Volpini sul caso dell'ostetrica affetta da morbillo: "Ecco perche continuo a battermi per l'obbligo vaccinale"

4' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


fabrizio volpini

Il caso dell'ostetrica dell'ospedale di Senigallia affetta da morbillo ha fatto scattare il piano dell'emergenza. Da un lato l'Asur ha avviato tutte le procedure di monitoraggio di tutti i neonati, genitori, parenti che sono stati a contatto con l'ostetrica anche nel periodo dell'incubazione, dall'altro l'allontamento a scopo precauzionale del personale non vaccinato per il morbillo sta provocando un problema di organico.

Secondo le procedure dettate dalle circolari del Ministero della Salute, sono state contattate telefonicamente le donne che risultavano aver avuto potenzialmente contatti per informazione, disponibilità telefonica per eventuali perplessità o dubbi, verifica anamnestica dello stato immunitario ed invito a vaccinazione per i suscettibili, precauzioni da adottare e invito a presentarsi il giorno successivo in Pediatria. Sono stati predisposti anche un percorso ed ambienti dedicati per eventuale terapia con Immunoglobuline, nei casi previsti dalle indicazioni ministeriali. Sono stati avvisati anche 19 contatti di 56 pazienti del Pronto soccorso dei quali era registrato il numero telefonico oppure avvisato il Medico di medicina generale.

Al momento il quadro clinico dell'ostetrica si sta aggravando perchè colpita anche da polmonite mentre sono stati allontanati altri 7 operatori perchè non vaccinati e perchè sono stati a contatto con l'operatrice. Intanto sono sei i neonati nati nel periodo di incubazione della malattina e che sono attenzionati.

"Il piano di sorveglianza messo in campo sta funzionando perfettamente -spiega il presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini- c'è un monitoraggio puntuale, sono stati visitati tutti i neonati che sono stati a contatto con l'ostetricae continueranno ed essere visitati per un altro mese, sotto la supervisione del dirigente medico Migliozzi. C'è invece un problema di organico perchè si è richiamato personale dalle ferie ma la situazione al momento è sotto controllo".

Il coso dell'ostetrica, classe 1986 e non soggetta all'obbligo vaccinale per il morbillo, ha riproposto con forza il problema dell'introduzione dei vaccini obbligatori per i soggetti a contatto con fasce deboli o a rischio come i neonati. "E' necessario fare un passo avanti e introdurre l'obbligo vaccinale per il personale ospedaliero che sta a contatto con soggetti a rischio -afferma Volpini- e questa vicenda costringerà a fare i conti con questa necessità".

Proprio sui social Volpini ha posto con forza il tema della necessità dell'obbligo vaccinale per il personale ospedaliero. "Sul caso dell'ostetrica dell'ospedale di Senigallia risultata affetta da morbillo, mi domando che fine abbiano fatto coloro che si ergono a paladini della sanità pubblica e che di fronte ad un fatto grave come questo non proferiscono parola. Solerti nell'alzare le barricate a difesa dell'ospedale di Senigallia - che, fra l'altro, come è stato già ampiamente chiarito, non corre alcun rischio - assenti quando è realmente in gioco la sanità pubblica, nel senso più alto di salute pubblica -scrive Volpini- Tutela della salute dei cittadini significa prevenzione, cure primarie, assistenza e va ben oltre la difesa delle strutture ospedaliere .In questo senso, come ho già avuto modo di ribadire, la legge sull'obbligo vaccinale nelle scuole è uno dei modi attraverso cui si garantisce il diritto alla salute di ciascuno di noi. Il caso dell'ostetrica colpita da morbillo perché non vaccinata oltre a confermare l'importanza della legge, ci fa comprendere come sia necessario ed urgente definire uno strumento che obblighi anche il personale sanitario a vaccinarsi, perché non si ripetano situazioni come questa emersa a Senigallia. Un fatto grave non solo perché mette a repentaglio la salute dei cittadini per il rischio di contagio, ma anche perché - e la cosa purtroppo non è nuova in regione – ne risente l'intero sistema sanitario pubblico. Ci si è già trovati nella condizione di dover allontanare dalle strutture ospedaliere il personale sanitario non vaccinato esposto al virus, nel caso di ricoveri di bambini con morbillo, con le conseguenti difficoltà nella riorganizzazione dei turni e nello svolgimento dei servizi. Situazioni inaccettabili. È su questi punti che ritengo giusto e doveroso condurre battaglie. È su questi fronti che continuerò a schierarmi in prima linea".



fabrizio volpini

Questo è un articolo pubblicato il 29-08-2017 alle 00:05 sul giornale del 30 agosto 2017 - 1377 letture