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Ragazza morta dopo il coma, solo l'autopsia può svelare le cause del decesso di Micaela

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Solo l'autopsia potrà fare chiarezza, una volta per tutte, sulle cause che hanno portato alla morte di Micaela Paglialunga, la 30enne toscana ma residente a Cittò di Castello, assidua frequentatrice della spiaggia di velluto.

La giovane, che attualmente risiedeva nel Lazio per motivi di studio, è stata accompagnata giovedì sera in ospedale da un amico di Senigallia di cui era ospite. Micaela era già in coma e da quel coma non si è più risvegliata. Dopo due giorni è morta. Del fatto è stato infomato anche il Commissariato di Senigallia che ha avvertito il padre della ragazza che si è subito precipitato in città.

Per oggi sono attesi gli esiti dell'autopsia che dovrebbero fare chiarezza sulle cause del decesso. I sanitari propendono per un malore provocato da cause naturali ma occorrerà escludere con certezza anche l'ipotesi di una morte provocata dall'assunzione di qualche sostanza.

Gli amici sul web intanto ricordano Micaela come una ragazza solare e gioviale e si dicono sconvolti dall'accaduto.



Questo è un articolo pubblicato il 28-08-2017 alle 09:49 sul giornale del 29 agosto 2017 - 1397 letture