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Parcheggiatori abusivi: l'ombra del racket dietro le offerte lasciate agli extracomunitari. L'inchiesta di VS

3' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


La lite sfociata in aggressione tra due parcheggiatori extracomunitari che ha coinvolto anche una automobilista sarebbe solo al punta di un iceberg. E' possibile infatti che dietro alla richiesta di un obolo da parte degli extracomunitari ci sia un vero e proprio "racket".

La lite degenerata nell'aggressione alla donna che aveva parcheggiato allo era nata come alterco tra due parcheggiatori che si contendevano due euro. Un episodio analogo si era era verificato qualche mese in piazza Simoncelli quando altri parcheggiatori avevano litigato tra loro sempre la "spartizione" dell'obolo. Nei giorni scorsi Vivere Senigallia ha avviato un'inchiesta monitorando per alcune giornate proprio il parcheggio dello Iat. Abbiamo osservato il comportamento dei parcheggiatori extracomunitari, prima, durante e dopo aver dato loro un'offerta una volta parcheggiate le auto.

Abbiamo fatto alcune domande per capire come "lavorano". Ci è stato risposto che si accordano per una "suddivisione" del parcheggio in aree. In questo caso il parcheggio dello Iat sarebbe virtualmente suddiviso in sotto-aree. Ogni parcheggiatore (a volte anche due per la stessa zona) si "aggiudica" le offerte degli automobilisti che parcheggiano nella loro "area". Spesso c'è anche chi cerca di occupare il posto in attesa che un automobilista, avvertito a gesti, faccia il giro della piazza e torni nel parcheggio libero. Ma non solo. Abbiamo notato anche la presenza, non costante nei giorni, di un soggetto, dal colore della pelle non extracomunitario ma anzi dalla parlata italiano, che saltuariamente afficanca gli extracomunitari limitandosi a controllare la riscossione dell'obolo.

I ragazzi extracomunitari cui abbiamo cercato di chiedere spiegazioni su questo aspetto non hanno risposto. Il quadro che è emerso lascia intendere che dietro alle storie di difficoltà e povertà, che certamente coinvolge moltissimi di questi ragazzi, ci sia anche una strumentalizzazione e un vero e proprio business. Abbiamo verficato che, anche per via dei timori degli automobilisti di subire danne alle auto, quasi tutti lasciano un offerta e che in media gli incassi giornalieri possono arrivare anche ad un centinaio di euro a testa. Quello che abbiamo notato, in un giorno dei quattro dedicati all'osservazione del fenomeno, è che un pomeriggio sono arrivate anche due pattuglie della Polizia Municipale che si sono fermate al parcheggio dello Iat multando (giustamente) le numerose auto parcheggiate irregolarmente. Gli extracomunitari in questo frangente hanno continuato la loro attività come se niente fosse. Il fenomeno dei parcheggiatori extracomunitari è questione seria. Per chi è scappato da situazioni di povertà e cerca di vivere alla giornata e per gli automobilisti che non devono temere per la propria incolumità.

Per questo il fenomeno, certamento molto mutato rispetto a qualche anno fa, andrebbe rivisto e approfondito da parte delle autorità e certamente non sottovalutato ma soprattutto per non prestare il fianco a possibili infiltrazioni che con la semplice richiesta di una offerta hanno veramente poco a che fare.



Questa è un'inchiesta pubblicata il 23-08-2017 alle 16:23 sul giornale del 24 agosto 2017 - 5102 letture