Gli ultimi giorni del Capitano Orlando a Camerino: "Ricorderò la forza e la voglia di rinascere di questa gente"

Capitano Orlando Camerino 5' di lettura 07/09/2017 - Staffetta al comando della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. Dopo cinque anni il capitano Vincenzo Orlando, lascia il testimone al giovane tenente Roberto Nicola Cara, 27 anni di Foggia, che ha guidato il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bologna Borgo Panigale.

Domenica 10 settembre sarà l’ultimo giorno del capitano Orlando a Camerino, prima di trasferirsi con lo stesso incarico alla Compagnia dei Carabinieri di Lanciano (Chieti), più vicino alla città di Termoli dove vive con la propria famiglia.

Sono stati cinque anni intensi, quelli vissuti dal capitano Orlando nella città ducale, della quale si è subito innamorato e inserito con facilità nel tessuto sociale, di cui porterà con sé ricordi significativi. Un periodo che ha segnato la storia di Camerino e del suo bellissimo e vasto territorio di cui ha il comando giurisdizionale come forza pubblica sul territorio attraverso l’Arma. “I ricordi che porterò con me da questa esperienza lavorativa sono tanti – dice Orlando - ma sicuramente ricorderò sempre la forza di carattere, la laboriosità e la voglia di rinascere mostrata dalla gente di Camerino. In questa zona ci sono posti bellissimi sotto ogni profilo. E’ una zona sana come lo è la gente che vi dimora e dove la percezione della sicurezza è esaltata grazie al particolare rapporto di fiducia dei cittadini verso le Istituzioni e soprattutto verso l’Arma dei Carabinieri”.

Il rapporto diretto fra carabinieri e cittadini è fondamentale per la sicurezza e l’unione sul territorio e non solo con gli uomini che sono quotidianamente in mezzo a loro in servizio. Instaurare tale relazione anche con i vertici, che spesso sono dietro le quinte, ma vivono comunque fra la gente è importante e spesso tale fiducia si tramuta in amicizie che sono destinate a durare. “A Camerino ho maturato molte amicizie – aggiunge Vincenzo Orlando - che sono certo resteranno tali nel tempo. Mi sono calato nella realtà camerte diventandone parte integrante proprio grazie al particolare rapporto umano creato con tutte le categorie lavorative presenti sul territorio.”

In questi cinque anni, il lavoro e le operazioni condotte dai Carabinieri di Camerino per reprimere la criminalità sul territorio sono state molte ed in alcuni casi anche eclatanti. Per la cronaca è stato clamoroso e sorprendente l’omicidio dell’ambulante di pesce sambenedettese Pietro Sarchiè, che ha creato allarmismo tra la popolazione per un’escalation del livello criminale. Un caso che ha sconvolto un territorio tranquillo. “Come già ebbi ad affermare in altre circostanze, sul nostro territorio non emergono forme di criminalità autoctone – dice il Cap. Orlando - e quei pochi episodi predatori sono per lo più attribuibili a delinquenza esterna pendolare. Ma nessun territorio può mai essere considerato completamente tranquillo ed il caso Sarchiè ne è stata la conferma.”

Sotto il comando del Capitano Orlando la città di Camerino e il suo territorio hanno vissuto e scritto pagine di storia importanti, che hanno visto l’Arma dei Carabinieri in prima fila. Oltre al caso Sarchiè, in precedenza c’è stata la chiusura del tribunale (con i suoi momenti di tensione) ed in ultimo il sisma con tutte le sue paure e preoccupazioni di un anno fa. “In qualità della funzione che siamo chiamati a svolgere – specifica Orlando - dobbiamo essere pronti e preparati ad affrontare qualsiasi tipo di situazione sia se genera tensione o se concepisce paura. Personalmente, gestire queste difficili situazioni, anche in un contesto fortemente emozionale, è stato un ulteriore banco di prova per il mio ruolo, un’esperienza gestionale che ha sicuramente allargato i miei orizzonti professionali.”

Negli ultimi due anni in città ed alla Compagnia di Camerino ha fatto visita il Comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette. Momenti che stanno a significare, oltre agli aventi ed ai legami personali di Del Sette con Camerino, un buon rapporto con i vertici dell’Arma. Un segnale di fiducia anche in riferimento alle voci di un rischio di chiusura o declassamento della Compagnia di Camerino. “Non mi risultano rischi connessi alla possibilità di chiusura o declassamento della Compagnia di Camerino – aggiunge il capitano uscente – mentre l’attenzione al territorio da parte dei vertici dell’Arma è sicuramente alta."

La passione per lo sport ed in particolare per l’atletica, hanno visto protagonista il Capitano Orlando vivere il territorio di cui aveva giurisdizione anche di corsa, allenandosi costantemente e partecipando a gare podistiche. Proprio prima di congedarsi, nell’agosto scorso, ha ottenuto anche uno dei suoi migliori risultati come rappresentante dell’arma ad alti livelli come alla Marcia 4 Ponti di Fiuminata (leggi), una gara dal sapore speciale per i Carabinieri e nella quale è finito sul podio fra gli atleti delle forze dell’ordine. ”Porterò con me tanti ricordi – precisa il Capitano - a Camerino ho incontrato tanti sportivi, che ringrazio tutti per avermi permesso di poter coltivare la mia passione da runner. La Marcia dei 4 Ponti è una gara che ha per me un significato speciale perché organizzata in memoria di due nostri militari di Fiuminata insigniti di medaglia d’oro al valor militare. Aver potuto scrivere il mio nome tra i primi militari classificati è stato un grande onore.”

Attualmente, dopo i gravi danni subiti dal sisma, la caserma Bonsignore in via Bongiovanni nel centro storico è inagibile. Uffici e alloggi sono stati trasferiti in strutture mobili in zona San Paolo. Si attendono notizie per la sede futura della Compagnia. “Che io sappia, stante i tempi non definiti per la ricostruzione del centro storico – dice a proposito il capitano Orlando - sono in corso, da parte dei vertici dell’Arma, attività per l’individuazione delle procedure per la ricostruzione di una nuova Caserma non molto distante dal Centro”.

Per il giovane sostituto Tenente Roberto Nicola Cara, che riceverà il testimone da lunedì, ci sarà quindi anche il compito di gestire la ricostruzione del nuovo Comando.

(sotto alcune foto del Capitano Orlando con Del Sette, dopo un sequestro e alla Marcia dei 4 Ponti, clicca sulle immagini per ingrandire)








Questo è un articolo pubblicato il 07-09-2017 alle 08:46 sul giornale del 08 settembre 2017 - 4401 letture

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