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Fini: non esiteremo a contrastare le scelte del Governo ritenute ingiuste

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Gianfranco Fini

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha manifestato, il 30 luglio, l'intenzione dei parlamentari che lo sostengono di appoggiare o contrastare le scelte del governo a seconda dei casi. Decisione scaturita come reazione alla riunione del direttivo del PdL di giovedì sera, quando Berlusconi lo ha espulso ufficialmente.

L’accusa di Berlusconi verso Fini e i finiani è stata quella di aver designato “proposte di legge – dice Fini - che confliggono con il programma elettorale e non conciliano con le posizioni della Camera e della Maggioranza che lo hanno eletto”.

Fini ha annunciato che non darà le dimissioni “in difesa – afferma - dell’amore per la patria, per la sete di giustizia sociale e nella ricerca della legalità intesa non solo come difesa dalla criminalità, ma una legalità costruita su precetti di etica pubblica”.

Questo governo, dal quale lui è appena stato espulso, è caratterizzato dal “garantismo che coincide spesso con una pretesa di impunità”.

Infine – continua – Fini: “Ieri (riferendosi al 29 luglio) è stata una brutta pagina nella storia del centro-destra, ma bisogna oltrepassarla per continuare a garantire un futuro libero eticamente e politicamente per la nostra Italia”.

Con il formarsi di un gruppo di oltre 30 parlamentari finiani alla Camera la maggiornaza di governo potrebbe non essere più tale. Si aprono quindi scenari inediti, che potrebbero da un lato vedere la caduta del Governo Berlusconi o, dall'altro, il gruppo dei finiani che detta l'agenda politica del Governo. A meno che Berlusconi non riesca ad attirare altre forze politiche nella maggioranza.

Riguarda alla collocazione politica del nuovo soggetto c'è ancora molta incertezza. Italo Bocchino, a chi gli chiedeva se il nuovo gruppo si sarebbe seduto più a destra o più a sinistra del PdL ha risposto laconicamente "Ci siederemo in cortile".



... Italo Bocchino


Gianfranco Fini

Questo è un articolo pubblicato il 30-07-2010 alle 17:20 sul giornale del 31 luglio 2010 - 4360 letture