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Musica troppo alta durante la movida: Mangialardi, "Controlliamo gli orari ma i decibel spetta all'Arpam"

3' di lettura
1918

di Sara Santini
senigallia@vivere.it


maurizio mangialardi

La movida estiva, entrata nel vivo già da alcune settimane, fa scattare le proteste dei residenti, in particolare sul Lungomare Alighieri, dove si concentrano i locali. Una residente scrive al sindaco lamentando che uno dei locali riprodurrebbe musica ad alto volume oltre le 2.30 del mattino.

“Penso ci siano regole sia per quanto riguarda l'orario che l'intensità della musica”, scrive la residente che chiede al sindaco Mangialardi di far rispettare le regole. Dal canto suo il primo cittadino ricorda come attualmente sia in vigore un'apposita ordinanza che disciplina la materia relativa agli orari per la diffusione sonora. "L’ordinanza -spiega Mangialardi- tiene conto di due fattori: da un lato la vocazione prevalentemente turistica del comune di Senigallia sia nel periodo estivo che in quello invernale e, di conseguenza, la necessità di permettere e regolamentare forme di intrattenimento musicale durante l'intero anno. Dall'altro si ricorda ovviamente la necessità di salvaguardare le esigenze di tranquillità e di riposo dei residenti e dei turisti in alcune fasce orarie in cui escludere diffusione sonora e intrattenimenti musicali.”

Dunque l'obiettivo è coniugare il rispetto di chi vuole riposare con la libertà di quanti i giovani senigalliesi e turisti che vogliono trascorrere una serata piacevole sul lungomare. "E' in questa duplice direzione che vanno i provvedimenti adottati dal Comune di Senigallia, per cercare un giusto compromesso tra le esigenze dei locali e dei loro clienti e quelle dei residenti nelle zone limitrofe -sottolinea il sindaco Mangialardi-. Rispetto al controllo, non posso però che ribadire che la polizia municipale, se chiamata, può far interrompere la musica solo in presenza di un'infrazione nel superamento dell'orario consentito, ma non è competente nè dotata degli strumenti necessari per le misurazioni fonometriche, per le quali è competente Arpam, che li affida a personale specializzato ed appositamente attrezzato. Gli stessi accertamenti in merito al rispetto degli orari della musica previsti dalla relativa ordinanza sindacale possono essere poi verificati da tutte le forze di polizia e non solo dalla polizia municipale, soprattutto in merito ad eventuali schiamazzi, urla e disturbi di diverso genere provocati dagli avventori sia dentro che fuori al locale, che sono in primo luogo di competenza proprio della Polizia di Stato".

Per quanto riguarda in maniera più specifica le eventuali misurazioni dei decibel, è necessario che la persona, o le persone disturbate, inviino al Comune un esposto scritto e dettagliato, dando la disponibilità di accesso nelle loro abitazioni dei tecnici dell'Arpam per effettuare le misurazioni. "In questo caso il Comune, proprio tramite la Polizia Municipale, può infatti provvedere ad inviare la richiesta con la relativa documentazione all'Arpam, al fine di concordare tempi e modi dell'accertamento -aggiunge Mangialardi- si capisce quindi che non è pertanto così semplice, nè tanto meno immediato, effettuare le misurazioni e che comunque i tempi non dipendono da noi, oltre a dover in ogni circostanza individuare un cittadino disposto a concedere l'accesso dei tecnici dell'Arpam presso la propria abitazione. Ovviamente ciò non toglie che privati cittadini, a propria tutela, possano anche scegliere di incaricare ditte specializzate per la misurazione dell'emissione sonora. Garantiamo che proseguiremo nell'attività di controllo, ovviamente per quanto di nostra competenza".



maurizio mangialardi

Questo è un articolo pubblicato il 21-06-2017 alle 16:15 sul giornale del 22 giugno 2017 - 1918 letture