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comunicato stampa

Chiaravalle: il PD risponde alla lettera di un cittadino

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da Partito Democratico Chiaravalle


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Nella recente lettera firmata da Gianni Aquili nel bel mezzo di una serie di pazzesche illazioni e allucinazioni fantasmagoriche del tutto destituite di fondamento, abbiamo trovato anche un riferimento equivoco alla vicenda della richiesta da parte della ditta Manni Group al Comune di Chiaravalle circa la possibilità di un insediamento produttivo nei pressi del casello di Montemarciano.

Gianni Aquili aveva già sproloquiato su questa vicenda alcuni anni fa (http://www.viverejesi.it/…/chiaravalle-il-sindaco-c…/563840/, Novembre 2015, quando, elogiando il Sindaco, affermava: "Sulla vicenda del terreno agricolo in zona Gabella credo di essere stato tra i pochissimi che ha condiviso e sostenuto la tua decisione per impedire la modifica del PRG dicendo che la politica delle promesse di nuove industrie in cambio di modifiche dei terreni da agricoli a industriali e commerciali, non ha portato occupazione, come si vede dai capannoni vuoti e dalla disoccupazione, ma soltanto benefici alla speculazione".

Che eroe! Con toni simili, anche in data 09/05/2017 afferma Aquili: "Ricordo che in una riunione del PD venne fuori che degli intermediari si erano incontrati con la segreteria del PD dicendo che avevano chiesto al sindaco Costantini di poter realizzare un edificio industriale (che avrebbe dato molti posti di lavoro) in un'area agricola nei pressi dell'uscita del nuovo casello A14 di Montemarciano. A mezzo lettera il sindaco rispose di no perché il PRG non lo prevedeva. Apriti cielo!".

Vogliamo precisare che il Partito Democratico non ha mai sollecitato una risposta favorevole alla proposta Manni, della quale fummo informati non dal Sindaco - che ha sempre gestito l'urbanisitico in modo solitario e solipsistico -, ma da una lettera che giunse a tutti i partiti politici e ai consiglieri tra gli altri. In una riunione discutemmo di quella lettera, che ci aveva lasciati sorpresi in quanto eravamo del tutto allo scuro della vicenda in ogni sua parte, auspicando un maggior coinvolgimento.

Essendo il nostro un partito "democratico" abbiamo ancora il vizio di discutere e confrontarci sulle questioni: non ci piace seguire supinamente padroni o capi assoluti.

Non abbiamo avuto alcuna ingerenza sulla decisione del Sindaco, che non ha mai ritenuto di consultarci sulla questione. Lungi dal dimostrare la nostra presunta propensione ad edificare in modo selvaggio (cosa in assoluta contraddizione rispetto al programma elettorale che abbiamo noi stesso scritto in collaborazione con SEL), la vicenda testimonia una modalità di gestione dell'urbanistica da parte del Sindaco, che ha spesso e volentieri escluso e non incluso nella formazione delle decisioni.



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-05-2017 alle 00:52 sul giornale del 11 maggio 2017 - 1757 letture