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Berlusconi: i tagli alla diplomazia italiana nel mondo sono necessari; la crisi li richiede

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Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto mercoledì alla Farnesina in occasione della Conferenza degli ambasciatori d’Italia durante la quale è emersa la preoccupazione di questi ultimi verso i tagli alle ambasciate e ai consolati italiani nel mondo.

Berlusconi ha cominciato il suo discorso elogiando la professionalità della diplomazia italiana nelle relazioni estere che ha contribuito a tenere alto il nome del paese Italia nel mondo. Nonostante ciò ha annunciato che si attuerà "Il congelamento degli stipendi dei diplomatici italiani per i prossimi 4 anni, anche se non mancheranno le promozioni".


"Il compito pimario della diplomazia italiana all’estero è quello di aiutare a valorizzare l’Italia nel mondo - prosegue - in modo particolare cancellando l’idea negativa che contraddistingue l’Italia all’estero e far si che crescano sia il turismo che il commercio dei prodotti italiani nel mondo".

All’incontro è intervenuta anche Cristina Ravaglia, Presidente del sindacato dei diplomatici, che ha fatto presente che lo sciopero attuato dai diplomatici in questi giorni è “Il secondo nella storia della diplomazia italiana dovuto alle misure dolorose prese verso il corpo diplomatico e destato dalla forte preoccupazione che un disimpegno dell’Italia sul fronte della politica estera causerebbe forti e negative ripercussioni al nostro paese”. Ravaglia sostiene che i tagli ripetuti ai ministeri e alle ambasciate estere non sono sostenibili per svolgere bene il loro lavoro all’estero.

Berlusconi rispondendo alla Presidente dei sindacato ha sottolineato che il taglio è stato necessario a causa del debito pubblico italiano: “Un debito sostenibile – spiega – ma gravato dai governi precedenti”.

Gli ambasciatori intervenuti all’incontro hanno evidenziato l’importanza di investire sulla presenza italiana nel mondo e soprattutto esortato il Presidente del Consiglio a non tagliare risorse alla diplomazia italiana.



Questo è un articolo pubblicato il 29-07-2010 alle 00:58 sul giornale del 29 luglio 2010 - 1162 letture