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comunicato stampa

Belvedere: il sindaco Piccioni, "No all'ulteriore ampliamento della discarica di Moie"

5' di lettura
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da Riccardo Piccioni
sindaco di Belvedere Ostrense

riccardo piccioni

Il nostro territorio è coinvolto nell’iter di approvazione del progetto di Ampliamento della discarica “La cornacchia” di Moie. Da anni questa discarica ospita i così detti RIFIUTI SPECIALI! Il nostro territorio "ha già dato". BASTA! Si sospenda IMMEDIATAMENTE l'iter di ampliamento, ne va della salute di tutti noi.

Intorno alla discariche e ai rifiuti, in questi anni in tutta l'Italia si sono addensati interessi di ogni tipo. Visto tutto quello che altrove è emerso, viene spontaneo domandarsi: perché si insiste così tanto a tenere in vita, oltre il suo tempo legittimo, un potenziale focolaio di malattie? Chi ha interesse a far ciò? C'è qualcuno forse che ci guadagna? Penso che sia ora che le istituzioni deputate a controllare e a vigilare si facciano carico dell'affare "Cornacchia".

Ps: dove sono i partiti e i movimenti politici (tranne quei pochi che si sono fatti sentire)? Da Sindaco, essendo il responsabile della salute del mio territorio, esprimo la mia contrarietà all'ampliamento in oggetto, in assenza di sicuri studi epidemiologici e valutazioni di impatto sanitario, che altri territori hanno compiuto dettagliatamente. Per informare la cittadinanza, riporto di seguito, anche se incompleto,il riassunto di quanto avvenuto, comunicatomi dal "Comitato difesa diritti civici legalità e beni comuni" che da anni combatte per difendere gli interessi della cittadinanza.

“Sembrava tutto finito con la bocciatura della Provincia (determina n. 961 del 2016) ma in realtà il Comune di Maiolati Spontini e la Sogenus ricorrevano rispettivamente alla presidenza della Repubblica e al TAR Marche. In data 23.01.2017 il TAR Marche respingeva i ricorsi con sentenza n. 63 e n. 72 del 2017 Il procedimento quindi avrebbe dovuto avere termine, ma così non è stato. In data 24 gennaio 2017 la Provincia, nella persona dell’Ing. Sbriscia, chiede parere alla Regione (prot. 6784 del 24.1.2017, alla dott.ssa Damiani) sulla compatibilità dell’intervento di variante con i criteri localizzativi previsti dal nuovo piano regionale gestione rifiuti. In sostanza sembra che si tenti di asserire che il progetto non costituisca una modifica sostanziale o un ampliamento, in quanto non supera il 30% del progetto originario. Tutto si gioca su queste due parole “Progetto Originario”. Chiunque per progetto originario della discarica intenderebbe quello del 1985, ma pare che soltanto l’ing. Sbriscia e il comune di Maiolati, che è il proponente, per progetto originario intenda quello del “Progetto di Ampliamento della Discarica La Cornacchia- 4° stralcio”, approvato nel 2005, dimostrando anche di non conoscerne il paragrafo 12.4 nella cui conclusione vi è riportato che “per ampliamento o modifica si considera anche il cumulo di interventi parziali ed effettuati in fasi successive nel progetto originario.” In data 1 Marzo la dott.ssa Damiani non ricopre più il suo incarico in Regione e viene sostituita... dall’ing. Sbriscia, da poco passato in Regione.

Regione che in data a 06.03.2017, a firma architetto GOFFI, fornisce questo parere positivo alla variante di innalzamento, quindi dà parere favorevole alla ricezione di altri 200.000 metri cubi di RIFIUTI SPECIALI!!!!! Ora, l’autorizzazione al procedimento di VIA (VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE ) è tornata alla Provincia, cui aspetta la decisione finale. Ci si augura che, oltre a quanto citato sopra, si tenga conto anche che la distanza dai centri abitati rappresenta una misura minima in ossequio ai principi di precauzione e di prevenzione . Ed invero, come emerso anche da un recente studio sulle discariche attuate dalla Regione Lazio, vi è una correlazione fra la distanza delle abitazioni dalle discariche e rischio per la salute dei residenti. Nello studio, peraltro, si sono presi in esame i residenti nel raggio di 5 km e dunque ad una distanza quasi doppia di quella prevista dalla normativa regionale. Nel procedimento relativo all’ampliamento orizzontale, bocciato in sede di VIA ed impugnato davanti al TAR MARCHE, che ha respinto l’impugnazione, l’ASUR e ARPAM con nota congiunta del 22 febbraio 2016 agli atti, riferiscono una serie di criticità sul piano della salute dei cittadini che risiedono nei comuni di Castelbellino e Maiolati Spontini. Pur non potendo ipotizzare alcun nesso causale tra la residenza nei due comuni e l’eventuale vicinanza ricaduta dell’impianto in oggetto, la ASUR ritiene che da questi risultati sia necessario adoperare una particolare attenzione, attraverso il controllo di eventuali nuovi e aggiuntivi contributi e pressioni ambientali nell’area. Si evidenzia pertanto la opportunità di programmare approfondimenti su alcune problematiche sanitarie, quali i tumori maligni della pleura, per escluderne le cause ambientali e di verificare la fattibilità di una indagine su piccola area, mantenendo attive adeguante azioni di monitoraggio, definite dagli Enti titolari dell’attività di indagine in materia .

La circostanza che non vi sia nesso di causalità, non può in alcun modo portare a respingere la rilevanze di tali criticità, in quanto, come noto, e come dimostrato dal richiamato studio condotto sulle discariche del LAZIO, quello che rileva ai fini del principio di precauzione e prevenzione, non è la ricorrenza del nesso causale (poiché in tal caso non si può parlare di precauzione, ma di lesione). Quello che, viceversa, rileva è non il nesso causale, bensì la correlazione tra ricoveri e residenza vicino a tali tipi di impianti. Per tale ragioni, la normativa di settore prevede che tali tipi di impianti siano posti a distanza non inferiore a 2000 ml. dai centri abitati . Orbene, seguendo i principi generali dell’ordinamento di precauzione e di prevenzione, ai sensi dell’art. 3 bis del D. l.gvo 152/06, ne consegue che i dati e le criticità rilevate dall’ARPAM in materia di salute pubblica, nonché la mancanza di studi approfonditi, non possano non indurre, proprio in applicazione del principio di precauzione e di prevenzione, all’emissione di un decreto di V.I.A. di giudizio negativo di compatibilità ambientale sul progetto”.

"Comitato difesa diritti civici legalità e beni comuni"



riccardo piccioni

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-03-2017 alle 17:30 sul giornale del 21 marzo 2017 - 2319 letture