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Maiolati: Comitato difesa diritti 'Udienza al Tar per discutere il ricorso della Sogenus e del Comune'

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da Comitato difesa diritti civici, legalità e beni comuni


Discarica di Moie

Si può proprio dire che stanno lavorando per noi… Stanno facendo di tutto pur di poter piazzare un altro milione di metri cubi di rifiuti speciali provenienti da tutta Italia nel cuore della Vallesina. Il sindaco Domizioli e il vice sindaco Carbini hanno assistito in prima persona all’udienza che si è tenuta venerdi 13 gennaio presso il Tar di Ancona.


I loro avvocati hanno ribadito che la distanza di sicurezza dei due chilometri dal centro abitato non vanno applicati, che non ci sono prove che gli eccessi di mortalità e ricoveri per svariate patologie tumorali a Moie e Castelbellino siano imputabili alla discarica e che la popolazione è ben contenta o al massimo indifferente che la discarica venga ampliata. Non importa che l’Asur e l’Arpam abbiano segnalato criticità sul piano sanitario e raccomandato la massima prudenza nel prevedere pressioni ambientali aggiuntive e per questo abbiano suggerito di effettuare studi epidemiologici per vedere se effettivamente la discarica è la causa di queste criticità. Nessun ripensamento finchè ci sono questi signori al comando la popolazione deve sorbirsi la “monnezza”, costi quel che costi! Presenti all’udienza gli avvocati della Regione, della Provincia e del comune di Castelbellino che hanno smontato punto su punto le argomentazioni degli avvocati della Sogenus e del duo Domizioli-Carbini. Nonostante gli avvocati della Sogenus e del Comune abbiano asserito che la nostra costituzione in giudizio sia illegittima in quanto irrilevanti, c’eravamo anche noi e il nostro avvocato che ha messo in evidenza l’assurdità di questo ricorso. Il Sindaco di Maiolati, che dovrebbe essere il primo garante della salute dei suoi cittadini, presenta un progetto di ampliamento di una discarica che viene bocciato dalla Provincia in quanto non necessario al territorio e pericoloso per la salute pubblica perché troppo vicino al centro abitato.
E che cosa fa il nostro Sindaco? Invece di prendere atto dell’errore fa ricorso. Del resto per quale motivo la legge dice che le discariche devono stare minimo a due chilometri di distanza dal centro abitato? Naturalmente perché sono pericolose per la salute umana. Perché possono dare problemi nel breve e nel lungo periodo, come dimostrato dai numerosi studi nazionali ed internazionali, quali quelli effettuati sulla discarica di Malagrotta nel Lazio.
Una discarica correttamente gestita come la nostra e non abusiva come quelle della Terra dei fuochi. Nel territorio intorno alla discarica Malagrotta sono stati accertati ricadute negative sulla salute dei cittadini che abitano nel raggio di ben cinque chilometri in linea d’aria. Richiamandosi al diritto inalienabile alla salute e per i principi sanciti dalla legge quali i “principi di precauzione” e anche di prevenzione, in considerazione del fatto che non sono mai stati fatti studi epidemiologici sul nostro territorio e una valutazione di impatto sanitario della discarica “La Cornacchia” di Moie, ha invitato il giudice a rigettare il ricorso presentato sia dalla Sogenus che dal Comune.
Se non se ne occupa chi è costituzionalmente preposto alla tutela della salute pubblica, cioè il Sindaco, chi dovrebbe farlo? Chi può farlo? Confidiamo nella legge e aspettiamo fiduciosi la sentenza che dovrebbe arrivare tra una trentina di giorni.



Discarica di Moie

Questo è un articolo pubblicato il 16-01-2017 alle 14:06 sul giornale del 17 gennaio 2017 - 1334 letture