contatore accessi

x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > POLITICA
articolo

Protesta in Consiglio Comunale: striscioni e cori contro la Tasi e il bilancio. Seduta calda

2' di lettura
6479

di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Il dibattito che ha portato in tarda notte all'approvazione del bilancio di previsione 2017 è iniziato all'insegna della burrasca. La nutrita (e insolita) presenza di pubblico nella sala consiliare, lunedì pomeriggio, era già la prima avvisaglia di quello che sarebbe poi successo durante il pomeriggio.

La seduta, apertasi poco dopo le 15,30, ha iniziato a scaldarsi quando a prendere la parola è stato l'assessore al bilancio Gennaro Campanile per la presentazione della manovra finanziaria. Campanile ha ricordato come "Imu e Tasi restano abrogate anche per il 2017" e che questo comporta per le casse comunali un ristoro di circa un milione di euro. "Una cifra che ultilizzeremo in parte per ammortizzare l'impatto sui cittadini della Tari -ha detto Campanile- una tassa maledetta che non dipende dal Comune ma che si costruisce da sè in base al costo del servizio di raccolta dei rifiuti e del conferimento in discarica".

E qui apriri cielo. Dal pubblico, composto in gran parte da commercianti, imprenditori e qualche bagnino, è iniziata l'insurrezione con sbotti e proteste tanto da indurre il presidente del Consiglio Comunale Dario Romano a minacciare di far uscire dall'aula i più "facinorosi". E mentre a fatica Campanile proseguiva il suo intervento, che ha toccato il "blocco della tassadi soggiorno ferma agli importi del 2012", "la ripresa degli investimenti per sistemare strade e scuole" e la "riconferma degli investimenti per il sociale e il turismo", le proteste sono riprese con veemenza quando è stata ricordata l'inaugurazione di piazza Garibaldi.

Un intervento, quello dell'assessore Campanile, proseguito a fatica tra frequenti interruzioni per le proteste che si alzavano dal pubblico, tra striscioni contro la tassazione e la richiesta di dimissioni.

Una seduta che si è calmata solo in tarda serata, quando il pubblico ha lasciato progressivamente l'aula e il Consiglio Comunale è proseguito con i vari interventi dei consiglieri comunali.

Il bilancio è stato firmato dai sindacati ma non dalle associazioni di categoria che non sarebbero intenzionata ad "accettare" la controproposta del ristoro. Intorno all'1 e mezza di notte il Consiglio Comunale di è sciolto dopo aver approvato il bilancio con l'aggiunta di un emendamento che prevedere l'utilizzo di circa 460 mila euro del ristoro per "ammortizzare" l'aumento della Tari.





Questo è un articolo pubblicato il 30-01-2017 alle 16:23 sul giornale del 31 gennaio 2017 - 6479 letture