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comunicato stampa

Sinistra per Ancona sull’Uscita a Ovest. 'Clausola tanto originale, quanto pericolosa'

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"In attesa delle 'storiche firme' la città è all’oscuro sull’uscita a Ovest e sulla nomina del Presidente dell’A.P. di Ancona – Falconara". Così Gianluca Quacquarini, Coordinatore di Sinistra per Ancona.

Novanta giorni fa le competenti Commissioni Permanenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica hanno espresso parere favorevole sul decreto di nomina del Presidente dell’Autorità Portuale di Ancona – Falconara eppure il Ministro ancora non “firma” il decreto di nomina mantenendo il Commissariamento dell’A.P. di Ancona. Un comportamento al di fuori della Legge, tenuto anche in altre sette Autorità Portuali, che limita l’efficacia e la funzionalità della portualità italiana. Sinistra per Ancona apprezza le iniziative assunte dai parlamentari e auspica che qualcuno convinca il Ministro a tornare alla legalità e metta la firma che a questo punto verrà sicuramente definita “storica”. E dopo la “storica firma” sull’uscita a Ovest, annunciata per cinque date diverse, siglata il 18 dicembre 2013 tra il Capo della Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali e il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Passante Dorico S.p.A., c’è da aspettare un’altra “storica firma” da parte del Ministero dell’economia e delle finanze. Tutto ciò avviene “all’insaputa” di Ancona, del Consiglio e dell’Amministrazione Comunale come se sulla realizzazione dell’infrastruttura ci sia un atteggiamento “neutrale” quasi di disinteresse se non di fastidio nel merito. Interesse che si accende solo sulle “firme storiche”. Eppure dal 18 dicembre sono trascorsi 80 giorni e ancora il Ministero non ha trasmesso gli atti al capoluogo di Regione, su un’infrastruttura che attraversa il territorio del capoluogo Ancona. Sinistra per Ancona, proseguendo nell’opera di informazione ai cittadini e ai decisori politici della città, offre al dibattito alcuni elementi utili anche al Consiglio Comunale “aperto”, convocato e rinviato a data non conosciuta.

La Convenzione, siglata il 18 dicembre 2013, (32 pagine) contiene alcune novità rispetto allo Schema di Convenzione predisposto dall’ANAS nel 2012 e già illustrato alla stampa e alle Commissioni permanenti del Consiglio Comunale di Ancona e trasmessa ufficialmente al Comune dall’On. Donatella Agostinelli.

- I contraenti sono il MIT e Passante Dorico S.p.A.: la Società di progetto appositamente costituita dall’Associazione Temporanea di Imprese Impregilo. Astaldi, Pizzarotti e Itinera. La Passante Dorico S.p.A. è stata costituita il 2 dicembre 2013 con un capitale sociale di 24 milioni di euro: Impregilo 47% - Itinera 11% - Astaldi 24% - Pizzarotti 18%. Quindi tutte le date annunciate per la “storica firma” erano semplicemente inverosimili e impossibili proprio perché non era ancora stata costituita l’apposita Società di progetto come previsto dalla vigente normativa. - E’ scomparso ogni riferimento normativo sulla possibilità di contribuire con fondi statali al cofinanziamento dell’infrastruttura che resta a totale carico dei privati. - E’ stata inserita una nuova clausola: “9-bis RECESSO, REVOCA e RISOLUZIONE DELLA CONVENZIONE”

Il Concessionario avrà diritto ad un indennizzo/risarcimento a carico del Concedente in ogni caso di recesso e/o comunque cessazione anticipata del rapporto di Convenzione pur indotto da atti e/o fatti estranei alla volontà del Concedente, anche di natura straordinaria e imprevedibile”. Tale indennizzo sarà pari alla sommatoria tra: a) il valore delle opere realizzate, più gli oneri accessori; b) le penali e gli altri costi sostenuti o da sostenere in conseguenza della risoluzione; c) un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno, pari al 10% del valore delle opere ancora da eseguire”.

Ad avviso di Sinistra per Ancona si tratta di una clausola tanto “originale” quanto pericolosa. Se il Concessionario, per propria scelta, decide di non eseguire più l’opera, lo Stato paga, non solo i lavori già eseguiti e le spese sostenute, ma anche una penale del 10% di quanto non eseguito. Una clausola che sembra fatta apposta per incentivare le incompiute e che potrebbe costare molto cara alo Stato (ai cittadini) in quanto oscillante tra i 40-45 milioni di euro. Restano identici allo schema di Convezione del 2012 il Piano Economico Finanziario e il Piano Regolatorio Finanziario. Al riguardo occorre evidenziare come a causa del perdurare degli effetti della crisi economica, rispetto alle previsioni contenute nel piano economico-finanziario, redatto nel 2007, ed allegato alla convenzione sottoscritta in data 18 dicembre 2013, sono drasticamente peggiorate sia le condizioni richieste dal mercato finanziario per il finanziamento dell’opera che, soprattutto, i volumi di traffico che hanno subito per l’area interessata all’opera una contrazione oscillante tra il 30% ed il 50%.

Tali oggettivi fattori, secondo noi, potrebbero determinare, come conseguenza, l’impossibilità di garantire l’equilibrio economico-finanziario originario con conseguente aggravio sui saldi di finanza pubblica e che lo Stato potrà essere chiamato a sostenere la realizzazione dell’opera con contributi pubblici. Anche le tariffe da pedaggio restano quelle previste nello schema di Convenzione 2012. “Le tariffe medie (alla Società) alla data di riferimento del PEF (2007, allo svincolo di Ancona Centro (A14) sono pari a: veicoli leggeri 0,24 Euro al km.; veicoli pesanti 0,46 Euro al km. per i veicoli pesanti. Le tariffe indicate sono da intendersi a valori 2007 e dovranno essere attualizzate alla data di entrata in esercizio del Collegamento Autostradale in base al meccanismo previsto dall’art. 14.1 dello schema di convenzione.

Le tariffe medie all’utente alla data di entrata in esercizio del Collegamento Autostradale, allo svincolo di Ancona Centro (A14)”.
A) Il pedaggio per il tratto casello A14 – Porto. Conseguentemente il pedaggio è di 0,24 cent al km per il transito dei veicoli leggeri e di 0,46 cent per i veicoli pesanti. Il tracciato previsto nel progetto preliminare è lungo 10,7 km. Pertanto il costo del pedaggio per i veicoli leggeri è pari a 2,5 euro e per i veicoli pesanti pari a 4,9 euro. Si tenga conto che la tariffa è frutto di un calcolo convenzionale già in uso nel sistema autostradale e prende a riferimento i km percorsi annualmente dai veicoli. I giorni dell’anno vengono considerati convenzionalmente 312 (detraendo dai naturali 365 le stagionalità, i divieti di circolazione per i veicoli pesanti, le chiusure temporanee per manutenzioni, incidentalità, scioperi, ecc.). Pertanto i dati che si rilevano dai grafici sono il prodotto dei veicoli /km percorsi in un anno. Comunque le tariffe sono considerate al 2007. Pertanto, essendo trascorsi già sette anni, saranno rideterminate in aumento non in quanto, il PEF e il PRF “sono soggetti ad aggiornamento in sede di approvazione del progetto definivo complessivo del collegamento Autostradale e al termine di ciascun periodo regolatorio di cui alla Delibera CIPE n. 39/2007. Sono previsti nella Convenzione gli adeguamenti annuali delle tariffe nonché la facoltà del Concessionario, ai fini commerciali, di esazione o di ottimizzazione dell’uso dell’autostrada, di introdurre tariffe differenziate, se del caso, secondo il percorso, le caratteristiche della strada, la tipologia dei veicoli, il periodo e le modalità di pagamento.

B) Il costo del pedaggio per gli utenti. Un elemento finora sfuggito a gran parte dei commentatori riguarda i costi reali per i conducenti dei veicoli che per transitare sulla “bretella” dovranno prolungare il percorso autostradale sull’A14. Considerando che il casello Ancona Porto è collocato in “posizione baricentrica” tra gli attuali caselli di Ancona Nord e Ancona Sud (lunghezza 16,9 km), ogni veicolo proveniente da nord o da sud dovrà percorrere oltre 8 km, in autostrada. Considerata la tariffa unitaria vigente nel 2013, ogni veicolo pagherebbe per il tratto Ancona Nord – Ancona Porto, o per il tratto Ancona Sud – Ancona Porto: un veicolo leggero 0,60 centesimi di euro; un veicolo pesante 1,2 euro. Pertanto il percorso chilometrico in regime autostradale complessivo risulta: A14 da Ancona Nord a Ancona – Porto = km. 8,4; bretella dal casello Ancona Porto al Porto = km. 10,7. In totale km. 19. Lo stesso avviene per i veicoli che provengono dal casello Ancona Sud. Quindi il costo del pedaggio che graverà sui veicoli che sceglieranno il percorso autostradale si può quantificare ad oggi, sulla base della bozza di Convenzione, non ancora firmata, nel modo seguente: auto e moto (due assi), 60 cent. per il tratto A14 e 2,40 euro per la “bretella” per un totale di 3 euro; camion e bus (cinque o più assi), 1,40 euro per il tratto A14 e 4,90 euro per la “bretella” per un totale di 6,30 euro. Se tali costi di pedaggio venissero confermati in sede di progetto definitivo si può ragionevolmente pensare che non pochi conducenti di veicoli valuteranno con attenzione le varie opzioni viarie. Per fornire ulteriori elementi conoscitivi, nel 2013: sul percorso Ancona Nord – Ancona Sud della A14 (lunghezza 16,9 km.) il pedaggio è di 1,20 euro per auto e moto; di 2,90 euro per camion e bus; sul percorso Ancona Nord – Porto, A14 e bretella (lunghezza 19 km.) il pedaggio è di 3 euro per auto e moto; di 6,30 euro per camion e bus. Più del doppio.

C) La lunghezza del tracciato. Ad oggi, un veicolo proveniente da Ancona Nord dell’A14, in direzione Porto e viceversa, percorre la variante alla SS.16 fino all’uscita di Torrette, poi attraversa via Conca, imbocca la Flaminia fino al by-pas di Palombella, percorre la via E. Mattei, poi attraversa l’area Mandracchio, supera il passaggio a livello e costeggiando la Mole arriva al varco doganale. Il percorso è di 16 km. Un veicolo proveniente da Ancona Sud dell’A14, in direzione Porto e viceversa, percorre la variante alla S.S. 16 e alla Baraccola prosegue lungo la Statale 16 fino al Pinocchio, prosegue per la lunga del Pinocchio fino a Piazza U. Bassi, poi Corso C. Alberto, (al ritorno in via Giordano Bruno – piazza U. Bassi – via Cristoforo Colombo – costeggia la Caserma della Marina Militare e imbocca la SS 16 “lunga del Pinocchio) via Marconi.

Quindi imbocca il primo tratto dell’asse attrezzato per giungere al Mandracchio, supera il passaggio a livello e costeggiando la Mole arriva al varco doganale. Il percorso è di 15 km. Come già detto il nuovo percorso ipotizzato nel progetto preliminare dell’Uscita a ovest, A14 e “bretella” è lungo 19 km dall’uscita autostradale (Ancona Nord e Ancona Sud identico) fino alla rotatoria dell’asse attrezzato in Porto. Aggiungendo il tratto in area portuale (attraversamento del Mandracchio, superamento del passaggio a livello e costeggiando la Mole arriva al varco doganale) che misura circa 1,2 km. Il percorso totale è di 20,2 km. Pertanto la differenza di percorso tra i due tracciati è di: 4,2 km per chi arriva da Nord e 5,2 km per chi arriva da Sud. Ciò ovviamente produce un maggior consumo di carburante e l’emissione nell’aria di ulteriori inquinanti in rapporto ai volumi di traffico. A titolo di esempio: 100.000 veicoli, nel tratto Ancona Nord-Porto, effettueranno un maggior percorso di 420.000 km; 1 milione di veicoli 4.200.000 km. 100.000 veicoli, nel tratto Ancona Sud-Porto, effettueranno un maggior percorso di 520.000 km; 1 milione di veicoli 5.200.000 km.



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-03-2014 alle 15:35 sul giornale del 05 marzo 2014 - 2371 letture