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comunicato stampa

Gruppo consiliare Forza Italia-Pdl, Trenta: i punti cardine del programma

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Umberto Trenta

"Forza Italia oggi non si discosta da quelli che erano i principi del 1994. Un programma che paradossalmente è stato ripreso anche dal nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Oggi viviamo una pagina nuova, ci siamo riuniti, abbiamo fondato il gruppo e non posso che essere riconoscente ai miei colleghi consiglieri per la fiducia accordatami.”

Così Umberto Trenta, Presidente del Gruppo Forza Italia della Regione Marche, ha aperto la conferenza stampa che si è svolta mercoledì (19 febbraio) a Palazzo delle Marche dal titolo: “Programmazione politica del Gruppo Forza Italia. Le inadempienze del Pd nei territori delle Marche.

“Torneremo in mezzo alla gente con i gazebo. – ha detto Trenta - Fino al 2015 apriremo una serie di punti di ascolto per capire le problematiche reali della gente e convogliarle in quello che sarà il nostro nuovo programma. Penso a una valida proposta sanitaria, un piano infrastrutturale, lo sviluppo della ricerca, il rilancio economico, l'università e l’ambiente. Il nostro obiettivo è il 2014-2015 e non il 2020. Concretezza per rispondere subito alle richieste dei cittadini. Questo governo regionale ha fallito su più fronti: sanità, infrastrutture, artigianato, commercio e sociale. Al governo Spacca riconosciamo un unico merito: aver spaccato il Pd”.

Alla Conferenza stampa era presente il Gruppo consiliare nella sua interezza: i Consiglieri regionali, Umberto Trenta, Graziella Ciriaci, Enzo Marangoni, Elisabetta Foschi, cui si è unito il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani. I Consiglieri regionali hanno rappresentato le loro rispettive province di appartenenza. Un valore aggiunto a garanzia della rappresentanza complessiva del territorio marchigiano.

Dopo l’intervento di Trenta è stato poi il momento di dar voce alle province cominciando dal Consigliere Marangoni che ha evidenziato alcune criticità di quella maceratese: “Il fallimento del Pd in provincia di Macerata è evidente – ha precisato -. In queste ultime due settimane l’economia turistica che regge realtà come Porto Recanti e Potenza Piacenza è stata seriamente compromessa visto che il mare sta minacciando e distruggendo la nostra costa. Dalle prime previsioni di parla di 400 mila persone in meno nella prossima stagione estiva, cifre che rappresentano un vero e proprio disastro economico per la nostra provincia con una grave ricaduta occupazionale. A questo si aggiunge l'opera di “macelleria” sanitaria che ha riguardato la chiusura dei piccoli ospedali (come Recanati) o all'attesa che si fa al Pronto Soccorso di Civitanova dove si arriva a circa ventidue ore di attesa. Si taglia il personale e i servizi mentre i super manager amministrativi continuano a prendere fior di compensi”. Marangoni ha, infine, posto l'attenzione sull’emergenza ambientale: “Un disastro che vede il Pd tra i principali responsabili – ha proseguito il rappresentante della provincia maceratese -. Penso al fotovoltaico e al biogas. Bocciatura su più fronti alla quale Forza Italia risponderà in questi mesi con progetti opposti a quelli proposti dall'attuale Giunta”.

Elisabetta Foschi, per la provincia di Pesaro e Urbino, ha spiegato: “Ci stiamo concentrati sulla questione sanitaria e allora ribadisco come la creazione dell'Azienda Marche Nord non riesca a far diminuire la mobilità passiva dei nostri cittadini verso le regioni confinanti come l’Emilia Romagna e l’Umbria. Le liste di attesa restano molto lunghe e proprio per questo diamo il nostro sostegno ai cittadini al fine di recuperare i soldi delle visite specialistiche a pagamento sostenute laddove, rivolgendosi al servizio pubblico del CUP, venga indicata una prestazione troppo lontana nel tempo o venga, addirittura, consigliata una visita a pagamento. Se la visita supera i tempi massimi di attesa indicati dalla Giunta con la delibera n° 1 del 2014. è giusto che il cittadino abbia diritto ad essere rimborsato”.

Graziella Ciriaci, dal canto suo, ha espresso le necessità del territorio fermano. “Ogni Consigliere di ogni singola provincia lavora in linea con tutto il Gruppo condividendone emergenze e battaglie. Per il fermano quella del lavoro resta una priorità visto che la crisi iniziata nel 2008 non sta dando segnali di ripresa. Si registra una crescita della cassa integrazione. Va detto che il Governo regionale ha avuto delle iniziative interessanti ma queste si sono rilevate assolutamente non efficaci per cui ben vengano i progetti della Regione ma devono essere messi in rete con i cittadini per renderli partecipi. Altrettanto importante è la salvaguardia del territorio: siamo riusciti a far approvare una mozione contro la centrale e Biomasse ex Sadam di Campiglione, una riconversione non voluta dai cittadini in un territorio fortemente antropizzato che prevede anche il progetto del nuovo ospedale di rete. Proprio riguardo quest’ultimo i fermani si sono sentiti presi in giro visti i soldi stanziati per il primo stralcio che ora non ci sono più. C’è poi il trasporto pubblico: Fermo resta l’ultima provincia della regione per ripartizione dei chilometri e la cosa non può più essere tenuta in disparte e per questo combatteremo”.

A chiudere gli interventi il Presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani: “Posso indicarvi quattro punti dove la regione ha fallito nel sud delle Marche. – ha detto -L’occupazione: negli anni settanta c’è stato un massiccio arrivo di multinazionali mentre oggi c'è un sistema danneggiato dalla delocalizzazione. Era compito della Regione sostenere un nuovo modello di sviluppo del territorio, cosa che non è stata fatta. La Sanità: si è preteso di fare un’Area Vasta smantellando i servizi esistenti e che funzionavano. Una nuova Area Vasta si fa mettendo delle risorse aggiuntive e non solo spostando i servizi che ci sono. Stiamo assistendo alla fuga dei primari perché privi di strutture di riferimento. Infrastrutture: non si vive solo di quadrilatero. Il collegamento con il Tirreno deve essere da Pesaro fino ad Ascoli prestando, perciò, attenzione anche al Piceno. Infine il pasticcio biogas e fotovoltaico a terra. L'ambiente non si difende con gli spot ma con atti concreti”.



Umberto Trenta

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-02-2014 alle 17:29 sul giornale del 20 febbraio 2014 - 1325 letture