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Chiusura reparto ortopedia, Aguzzi: 'A giorni chiarimenti dal Direttore Ricci'

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E' di ieri, giovedì 16 gennaio, la denuncia del Comitato per la difesa del Santa Croce circa la probabile chiusura, dal 1 giugno 2014, del reparto di ortopedia del nostro ospedale.

La notizia è una di quelle destinate a far parlare: prima la possibile 'morte' del nostro nosocomio, poi i reparti razionalizzati tra Fano e Pesaro: "Quando l’abbiamo scoperta .si legge nel comunicato del Comitato- ci siamo chiesti come fosse possibile che uno dei reparti di ortopedia più grandi della regione e con all’interno tanti professionisti validi potesse essere chiuso senza nessuna consultazione o condivisione, senza alcuna ragione valida se non quella di proseguire nella strada dell’affossamento del ns nosocomio sempre più vicino alla chiusura; sgomenti abbiamo chiesto lumi ai medici che..sorpresa: NON NE’ SAPEVANO NULLA! E qui sorge immediata un’altra amara considerazione che richiama l’odiosa abitudine di tanta nostra mala-politica: quella di tramare in segreto senza discutere o condividere nulla, chiusa nelle sue torri d’avorio dove invece di lavorare per dare ai cittadini servizi sempre migliori distrugge quanto di buono già esiste!"

Colpito dalla faccenda e dagli attacchi del Comitato per la difesa del Santa Croce, è il Sindaco Aguzzi a prendere la parola: "Pochi giorni fa sono stato nel reparto di Ortopedia per una visita e due medici mi ha esposto le loro preoccupazioni circa la notizia trapelata. Ho quindi immediatamente avvisato il Direttore Generale Aldo Ricci (che aveva risposto prontamente alla notizia, ndr.), con cui mi incontrerò nei prossimi giorni. Quando otterrò i dovuti chiarimenti decideremo sul da farsi, eventualmente anche denunciando lo stesso Ricci alla Regione se le notizie dovessero essere poi sconfortanti."

La possibile chiusura del reparto di ortopedia al Santa Croce è figlia della razionalizzazione in mano alla Regione Marche che, in mancanza di soldi, sta riorganizzando i reparti e le competenze tra Fano e Pesaro: "E' giusto che i 'doppioni' debbano essere eliminati -continua Aguzzi- ma non è corretto che a pagare siano le storie positive, fatte di professionalità e di riconoscimenti, come quella che vive da anni il nostro reparto. La decisione di aderire all'Azienda Ospedaliera Riuniti Marche Nord ha salvato il nostro ospedale dal decreto Balduzzi che prevedeva per la struttura un drastico ridimensionamento, ma ora è necessario fare scelte oculate."

Aguzzi replica infine al Comitato guidato da Giancarlo D'Anna spiegando che "non ho sottovalutato la questione, ma mi scoccia che per molto tempo la sanità sia stata usata per meri fini elettorali/politici. Al contrario di D'Anna ho deciso di non creare allarmismi ma bensì di chiedere spiegazioni ai diretti interessati...Le 4.000 firme raccolte da lui per anni a salvaguardia dell'Ospedale non sono state mai depositate, né in Regione né nei ministeri competenti: tutti devono sapere che questa raccolta è stata solo utile per la sua campagna elettorale. Si tratta di un atto strumentale effettuato sulla pelle dei suoi stessi concittadini e ora, in vista delle elezioni, sta ricominciando con lo stesso meccanismo."



Questo è un articolo pubblicato il 17-01-2014 alle 13:00 sul giornale del 18 gennaio 2014 - 721 letture