Strasburgo condanna l'Italia: 'E' un diritto dei genitori dare ai figli il cognome della madre'

E' un diritto dei genitori poter dare ai figli il solo cognome materno.

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia per aver violato i diritti di una coppia di coniugi milanesi avendogli negato la possibilità di attribuire alla figlia il cognome della madre anziché quello del padre. Nella sentenza i giudici sottolineano che l'Italia deve “adottare riforme legislative o di altra natura” per rimediare alla violazione riscontrata.

A fare ricorso alla Corte di Strasburgo erano stati i coniugi milanesi Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, che si erano visti negare dallo Stato italiano la richiesta di registrare all'anagrafe la figlia Maddalena (nata il 26 aprile 1999) con il solo cognome della mamma. La Corte ha condannato il nostro Paese per aver violato l'articolo 8 (diritto al rispetto per la privacy della vita familiare) e l'articolo 14 (diritto di non discriminazione tra i coniugi) della convenzione europea dei diritti umani.

In particolare, i giudici sostengono che "se la regola che stabilisce che ai figli legittimi sia attribuito il cognome del padre può rivelarsi necessaria nella pratica, e non è necessariamente una violazione della convenzione europea dei diritti umani, l'inesistenza di una deroga a questa regola nel momento dell'iscrizione all'anagrafe di un nuovo nato è eccessivamente rigida e discriminatoria verso le donne".