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Costa flagellata dal maltempo: in arrivo sacchi di sabbia contro l'erosione

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erosione senigallia

Contro l'erosione della costa sono in arrivo sacchi di sabbia da un quintale. È il nuovo “stratagemma” che il Comune si appresta a mettere in campo per contrastare il continuo e progressivo inghiottimento della spiaggia durante le mareggiate.

Proprio in queste settimane il maltempo ha riproposto con forza il problema dell'erosione, contro la quale, fino ad oggi, l'unica soluzione consentita era quella di ricorrere ai ripascimenti. Interventi costosi e che spesso vengono vanificati nel caso di mareggiate successive alla sistemazione dell'arenile. Basta pensare che ogni anno il comune spende tra i 250.000 e i 330.000 euro per la sistemazione della sabbia. Nelle Marche però è da poco in vigore una nuova normativa che consente la “realizzazione di opere temporanee di difesa costiera mediante posa in opera di sacchi di sabbia”. Una palla che Senigallia ha preso al balzo.

Il comune ha così chiesto all’Università Politecnica delle Marche di effettuare test e prove di laboratorio su sacchi in geotessuto da utilizzare per interventi di difesa costiera. La relazione tecnico – illustrativa è stata redatta dal prof. Alessandro Mancinelli che ha suggerito di procedere con una sperimentazione che prevede l'utilizzando di contenitori in geotessuto della dimensione di 160 x 120 x 40 centimetri da riempire con sabbia del peso anche di una tonnellata. A realizzare i sacchi in geotessuto sarà la ditta Tessilbrenta Srl di Pove del Grappa (Vi) che ha offerto una fornitura di 200 contenitori al costo complessivo di 5.551 euro. Non appena i sacchi saranno pronti, verranno riempiti con la sabbia che sarà prelevata direttamente dall'arenile. L'operazione sarà eseguita, a titolo gratuito, dalla ditta Francheschini Francesco, già appaltatrice del servizio di manutenzione dell’arenile demaniale.

Il posizionamento dei sacchi di sabbia, in via sperimentale, avverrà inizialmente sul tratto di spiaggia libera a ridosso del molo di levante e del faro e su un tratto di arenile all'altezza del Ciarnin, dove è presente una duna naturale e una piccola duna artificiale realizzata recentemente a protezione di uno stabilimento balneare. I maxi contenitori di sabbia saranno poi rimossi prima dell'estate, contestualmente alla realizzazione degli interventi di ripascimento in preparazione della prossima stagione turistico-balneare. Se la sperimentazione darà riscontri positivi allora l'uso dei sacchi di sabbia verrà ripetuto su tutte le zone interessate dall'erosione.



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Questo è un articolo pubblicato il 03-12-2013 alle 23:45 sul giornale del 04 dicembre 2013 - 2787 letture