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'Salviamo l'ospedale ed i servizi sanitari', il Pdl in campo contro la riforma sanitaria

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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


'La Regione sfascia e il sindaco non fa nulla'. Con questo slogan il Ppe-Pdl senigalliese scende in campo con una petizione per salvare l'ospedale cittadino ed i servizi sanitari.

La Riforma sanitaria approvata dalla Regione nelle persone del Governatore Gian Mario Spacca e dell'assessore Almerino Mezzolani porterà al disfacimento della sanità marchigiana ed in particolare al taglio dei servizi sanitari nella città di Senigallia che rischia il declassamento e la chiusura dell'ospedale”- affermano Alessandro Cicconi Massi e Gabriele Cameruccio.

Il Ppe-Pdl, che già nei mesi scorsi aveva richiesto un sopralluogo per verificare la situazione dell'ospedale e rivolto interrogazioni ed istanze alla Regione Marche, dice 'no' alla spending review sulla salute dei cittadini. “Dal Consiglio comunale straordinario del 18 giugno scorso ad oggi non si è mosso nulla o quasi- continuano- Non abbiamo ricevuto nessuna risposta ed i dati della riforma sanitaria sono tutt'altro che tranquillizzanti”.

La Regione, sottolineano nella petizione i componenti del Ppe-Pdl senigalliese, “ha previsto il taglio di 37 posti letto ed il declassamento del reparto di cardiologia che sarà solo riabilitativo”. Non solo. “Da anni medici e cittadini chiedono un miglioramento del servizio di emergenza ma, oltre a non prevedere alcun potenziamento al Pronto Soccorso nè alcuna nuova assunzione del personale medico e para medico o la dotazione di nuovi apparecchi per la risonanza magnetica, la struttura viene progressivamente smantellata. Infatti-aggiungono- è stata decisa la chiusura del 6° piano e paventata quella del punto nascite”.

Di fronte a questo prospetto per il Ppe-Pdl, è ora di dire 'basta' e di agire per la salvaguardia dell'ospedale di Senigallia e dei suoi servizi. Da qui la petizione del gruppo consiliare che nel weekend, dalle 17 alle 19 sarà in Piazza Saffi per “raccogliere firme contro le politiche regionali che stanno uccidendo la sanità”.

Senigallia continua ad essere la cenerentola dell'Area Vasta 2 e il sindaco, fidandosi delle rassicurazioni, non si occupa nella maniera adeguata della situazione- concludono- Per questo è ora che tutti i cittadini facciano sentire la loro voce di protesta. La nostra non vuole essere una battaglia di partito ma una battaglia di e per i cittadini”.





Questo è un articolo pubblicato il 08-11-2013 alle 19:13 sul giornale del 09 novembre 2013 - 1509 letture