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Favorivano la prostituzione nei loro night. In manette anche dipende della Regione

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Sono accusati di aver favorito lo sfruttamento della prostituzione nei night club della città da loro gestiti. In manette sono finiti tre

All’alba di venerdì 22 novembre a Senigallia e Mondolfo, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Ancona, Fabrizio Bellucci, classe 1955, imprenditore, Fausto Isabettini, classe 1958, dipendente della Regione Marche ed imprenditore, Valtero Goffi, classe 1957, imprenditore.

Gli arrestati sono ritenuti dal GIP del Tribunale di Ancona Carlo Cimini, responsabili, a vario titolo, di aver costituito ed organizzato un’associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie di reati quali il reclutamento di ragazze ai fini dell’esercizio della prostituzione, nonché lo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione con ruoli di capo e gestore di night club situati nel senigalliese. Ipotesi accusatoria che con coincide con l’impianto investigativo dei Carabinieri (le cui attività investigative sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giovanna Lebboroni) formulato nell’ambito dell’indagine di polizia giudiziaria denominata “Night”, condotta nel corso del 2012. Secondo gli investigatori B.F. aveva poteri decisionali e direttivi,

I.F. era capo e gestore di un night club e G.V. gestiva due night club. L’attività investigativa avrebbe inoltre provato la responsabilità, a vario titolo, anche del personale al servizio dei locali. Si tratta di M.A., classe 1976, originario del Bangladesh, impiegato, A. S., classe 1955, cameriere; P. D., classe 1971, cameriere; J. D., classe 1973, originario della Romania, buttafuori; M. M., classe 1975, imprenditore; P. A., classe 1977, impiegato; P. O., classe 1984, originaria dell’Ucraina, barista.

Inoltre, l’Autorità Giudiziaria ha contestato l’aggravante della recidiva per I. F. e G. V., e per M. A. e P. D. Nel corso delle perquisizioni domiciliari e locali eseguite in concomitanza con l’esecuzione degli arresti, i militari hanno rinvenuto e sequestrato alcuni documenti contabili, attualmente al vaglio della Magistratura inquirente.



Questo è un articolo pubblicato il 22-11-2013 alle 13:56 sul giornale del 23 novembre 2013 - 16110 letture