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comunicato stampa

Mascarin (Sinistra Unita) incontra i pescatori: 'Riprendiamoci il porto!'

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Mascarin al porto di Fano

C’è una politica che incontra la gente, crede negli ideali, cerca di affrontare i problemi reali per trovarne la soluzione. Leggiamo in questi giorni solo notizie su alleanze eterogenee fondate su puri interessi di potere e articoli che cercano di giustificare in tutti i modi scelte di palazzo che nulla hanno a che vedere con i problemi dei fanesi.

Oggi vi raccontiamo qualcosa di diverso: il candidato Sindaco di Sinistra Unita Samuele Mascarin questa mattina all’alba ha incontrato i lavoratori del comparto pesca al Mercato Ittico di Fano. Chissà se chi ha ritirato la propria candidatura in pompa magna, e chi è passato da un credo politico ad un altro nel tempo di una notte tra le varie dichiarazioni (solo parole) sulla vicinanza ai problemi “concreti” della città, si ricorda anche che a Fano molte persone vivono di pesca e del suo indotto.

Il porto dovrebbe essere al centro della discussione politica. E invece viene ricordato solo a corrente alternata, solo quando fa comodo alla propaganda, quando la situazione diventa insostenibile e i lavoratori del comparto pesca cominciano a far sentire un po’ troppo la propria voce, e scansano la mano che da dieci anni dà le pacche sulle loro spalle. Il porto è al centro del programma di Samuele Mascarin (scaricabile dal suo sito www.samuelemascarin.it) ed è il risultato di dieci anni di opposizione costruttiva ad un consiglio comunale che ha sempre fatto (ed è proprio il caso di dirlo) orecchie da “mercante”. Lo dimostrano le interrogazioni al consiglio Comunale e Regionale. Che sono cadute nel vuoto delle discussioni sterili sulle alleanze che hanno impegnato gli scranni della maggioranza (ed evidentemente dopo i fatti di questi giorni, una parte parte dell’opposizione).

Questa mattina al mercato ittico era pieno di lavoratori del comparto pesca. Mascarin ha ascoltato tutti, traendo interessanti spunti e suggerimenti su come risolvere i principali problemi di questo importante comparto economico della città. C’è stata molta curiosità e solidarietà per chi, come loro, lotta per gli stessi ideali. Gli argomenti affrontati con i pescatori presenti possono essere riassunti in quattro punti:

1. Il comparto pesca dà lavoro a circa 300 persone solo a Fano Solo il Mercato Ittico all'Ingrosso nel 2012 ha registrato un giro d'affari superiore ai 4 milioni di euro. È compito del comune far crescere questa attività economica e non far andare sprecata l'antica tradizione e vocazione marinara anche rivalutando ed utilizzando meglio il Festival del Brodetto che invece purtroppo negli ultimi anni si è tenuto in periodo di Fermo Pesca Biologico, quando cioè scarseggia il pesce nostrano, confondendosi tra le tante sagre paesane gastronomiche estive.

2. Subito il dragaggio del porto Con il dragaggio abbiamo assistito per anni ad un rimpallo di responsabilità tra Amministrazioni comunali e regionali. E’ il momento di cambiare le cose: chi ci amministra ha un dovere anche morale, oltre che istituzionale, di trovare rapidamente una soluzione. Ne va della sicurezza stessa dei pescatori. Il dragaggio del porto di Fano sembra essere una questione di pertinenza territoriale. Questa volta non c'è nemmeno la "scusante" della crisi. Questa volta c'è piuttosto l'aggravante della burocrazia! In questi anni si è fatto poco e niente, contando sulla pazienza dei pescatori fanesi e delle loro famiglie, ma anche della impossibilità da parte di tutti di trovare il bandolo della matassa delle responsabilità. E' il gioco delle tre carte fatte sulle spalle dei Fanesi. E vanno scoperte! E soprattutto bisogna riprendere il dragaggio del porto subito... oggi... adesso! Fano non può più aspettare!

3. Il fermo pesca deve essere deciso con le associazioni di categoria Fano vanta storicamente uno dei più importanti porti pescherecci del Mare Adriatico e ancora oggi la sua struttura portuale rappresenta un’infrastruttura strategica per il sistema economico e occupazionale della città e del territorio. Il Comune di Fano e le associazioni di categoria devono aver voce in capitolo su quale deve essere il periodo scelto per il fermo pesca, che deve sì rispondere a requisiti “biologici” ma non può prescindere da quelli del mercato ittico. Quindi il periodo di fermo pesca biologico deve essere deciso insieme a tutti gli operatori del settore, e non imposto dal Ministero che non tiene in considerazione le peculiarità delle realtà locali.

4. Il dragaggio in consiglio comunale e regionale Il gruppo consiliare di Sinistra Unita ha presentato in consiglio comunale un’interrogazione urgente sul tema. La stessa interrogazione sarà proposta in consiglio regionale dai consiglieri di SEL e Federazione della Sinistra. In particolare si chiede di sapere: 1) Quali siano ad oggi gli accordi tra la Regione Marche e Comune di Fano e quali iniziative siano state previste per garantire l’agibilità del Porto di Fano, la sua fruibilità da parte dei motopescherecci, la sicurezza dei lavoratori. 2) Quali tempi siano previsti per la realizzazione delle opere di dragaggio 3) Quali siano in prospettiva le soluzioni individuate sia dalla Regione Marche sia dal Comune di Fano per evitare che si ripresenti ciclicamente il medesimo problema e i ritardi e le inefficienze che ne hanno di volta in volta ritardato la soluzione.

Infine una nota sulle ultime notizie che campeggiano sui giornali. Non ci piace parlare delle manovre politiche degli altri candidati. Non l’abbiamo mai fatto perchè ci sembra giusto rispettare i comportamenti e le scelte delle altre forze politiche. Ma le persone alle quali chiediamo la fiducia e con le quali ci impegnamo nella realizzazione di progetti futuri che li riguardano capiscono la differenza tra chi “manovra” per spirito di “palazzo” e chi invece davvero porta avanti con passione e pochi fondi gli ideali su cui crede e per i quali spende gran parte della propria vita.





Mascarin al porto di Fano

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-11-2013 alle 15:46 sul giornale del 08 novembre 2013 - 806 letture