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Calcio: Ascoli. L’addio di Benigni, i nuovi azionisti e l’incubo delle banche

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Salvo colpi di scena, Roberto Benigni lascerà la guida dell’Ascoli Calcio. Domenica 29 settembre infatti, durante l’assemblea dei soci prevista presso la sede bianconera, il presidente passerà il testimone al genero Guido Manocchio.

Gli Ultras 1898 non mancheranno di certo all'appuntamento e hanno già organizzato una mobilitazione: appuntamento alle ore 9 in Corso Vittorio Emanuele.

Si vocifera che Manocchio in questa avventura non sarà solo ma potrà contare sull'appoggio di nuovi azionisti, con lo scopo di salvaguardare 115 anni di storia. I nomi più in voga sono quelli di Piero Palatroni, che già 2011 aveva tentato la scalata ai vertici dell'Ascoli Calcio assieme ad una cordata di imprenditori, e Franco Fedeli.

Quest'ultimo, proprietario di una catena di supermercati alimentari nonché azionista del Rieti, non ha mai negato il suo interesse per il Picchio e visti i buoni rapporti con il ds Fabiani, non si esclude un suo sostegno.

Nel frattempo, come se non bastasse, anche due banche hanno bussato alla porta di Roberto Benigni. Unicredit e Banca dell'Adriatico hanno depositato entrambe un decreto ingiuntivo per un valore che complessivamente supera i 4 milioni di euro. Per i prestiti ricevuti, il presidente aveva dato in garanzia i beni personali e per questo si teme che la sede di Corso Vittorio Emanuele possa essere messa all'asta per fare cassa.

Il tutto, ovviamente, va ad aggiungersi al contenzioso già da tempo avviato con il Comune.



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Questo è un articolo pubblicato il 27-09-2013 alle 16:38 sul giornale del 28 settembre 2013 - 3356 letture