Bucciarelli: interrogazione su sanità, 'Ancora disservizi..e se Jesi pagasse la sua diversità politica?'
Nella ex zona territoriale 5 di Jesi, l'Unita Multidisciplinare per l'Età Evolutiva (Umee) non può operare appieno perchè non è stata ancora sostituita la neuropsichiatra infantile.
Se la sanità pubblica non funziona è ovvio che le famiglie sono costrette a rivolgersi al privato. Pagando. Cioè chi ha i soldi si cura, per altri forse.
E' un servizio importantissimo quello dell'Umee, che riguarda molti alunni e studenti con difficoltà psico-fisiche che hanno bisogno di diagnosi tempestive e precise e di essere poi seguiti a scuola e a volte anche a casa. Una direzione attenta ai problemi del territorio non dovrebbe permettere dei vuoti operativi in settori così importanti. Ma qual'è l'imput che i dirigenti ricevono?
Un dubbio sorge spontaneo: non vorrei che, per qualcuno, la città di Jesi debba pagare in termini di servizi sanitari la sua diversità politica, e nemmeno che la ex zona territoriale n. 5 venga considerata tanto obbediente e ossequiosa da permettere qualunque scelta che la penalizzi.
E' legittimo pensare questo, considerando cos'è avvenuto con oncologia, cardiologia, per non parlare dell'ospedale modello che non credo proprio sarà ultimato entro l'anno come promesso in continuazione dal “Gotha” del Pd.
In allegato l'interrogazione presentata in regione lunedì.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-10-2013 alle 18:10 sul giornale del 08 ottobre 2013 - 1106 letture
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