x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > CRONACA
articolo

Bullismo alle elementari: bimbo con la testa nel WC. I genitori: 'dalla scuola solo chiusure'

2' di lettura
9851

di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Brutto episodio di bullismo denunciato dai bambini delle elementari alla scuola elementare di Cesano. Un bimbo sarebbe stato immobilizzato e gettato con la testa nel water ancora sporco della sua pipì da un compagno più grande di un anno che poi avrebbe tirato l'acqua.

Il padre del bambino racconta che al ritorno a casa ha dovuto lavare il figlio perché ancora puzzava di urina. Due compagni della piccola vittima, che al momento del fatto, durante l'intervallo, erano in bagno con lui, raccontano di essere scappati impauriti e di aver subito raccontato il fatto alla maestra. Nel frattempo la testa del bimbo è stata asciugata da una bidella.

"I nostri figli non sono stati creduti - tuona la madre di uno dei giovanissimi testimoni - e quando siamo andati, tutti i genitori della classe insieme, a parlare con le maestre, queste hanno negato ogni cosa. I bambini ci raccontano che lo stesso ragazzo ha già subito altri episodi di bullismo, anche se meno gravi: matite spezzate o cose simili."

"Siamo tornati a parlare con la vice dirigente - continuano i genitori - che ha detto di aver convocato le maestre non appena ha avuto notizia del fatto, ma non ha fatto nulla per rassicurarci".

"Sono delusa perché siamo andati a chiedere aiuto alla scuola - dichiara la madre del bambino vittima del brutto episodio - e nella scuola abbiamo trovato solo un muro di gomma, un'omertà tesa esclusivamente a dimenticare i fatti. Si parla tanto di collaborazione tra genitori e scuola: quando ci hanno chiesto di parlare con i bambini per favorire l'inserimento di nuovi allievi ci siamo attivati, questa volta invece nulla. Nonostante tutto ho fiducia nella vice-dirigente: anche se temo che a noi non verranno date risposte confido che nella scuola qualcosa cambierà".

Il colloquio tra la vice-dirigente ed i genitori è avvenuto mercoledì. In una settimana però questa non ha trovato il tempo nemmeno di avvertire Maurizio Mandolini, dirigente comunale alla scuola, che sabato ha dichiarato di non saper nulla dell'episodio.

Il bambino ha saltato la scuola il giorno seguente l'episodio ed ora, con l'aiuto di una psicologa, è tornato in classe. "Per me e per mio figlio l'episodio è chiuso - dice la madre - quando è tornato a casa aveva solo paura che i compagni ridessero di lui. Per proteggerlo ho sempre cercato di smorzare i toni e non ho sporto denuncia".



Questo è un articolo pubblicato il 13-10-2013 alle 23:47 sul giornale del 14 ottobre 2013 - 9851 letture