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Vivere Senzaetà: droga, la cannabis si fa largo tra i giovani

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Il consumo di cannabis diminuisce tra la popolazione generale mentre dà segni di aumento, anche se ancora contenuto, tra gli adolescenti tra i 15 ed i 19 anni. E' il trend, differenziato per adulti e giovani, che emerge dai dati preliminari del rapporto 2013 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia curato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dall'indagine campione (45mila studenti) risulta che il 21.43% ha fatto uso almeno una volta di cannabis negli ultimi dodici mesi, con una crescita di due punti percentuali (19.14% nel 2012) rispetto all'anno precedente. Gli adolescenti hanno diminuito la percezione del rischio di pericolosità di questa sostanza e di conseguenza aumenta l'uso.

Invece, attualmente è molto più nociva rispetto al passato perché le piante geneticamente modificate hanno raggiunto un principio attivo, thc, pari al 46%. Assume, dunque, un'importanza fondamentale la diagnosi precoce ("early detection") che si concentra anche sull'individuazione precoce dei minori cosiddetti 'vulnerabili'.

"Occorre - osserva Serpelloni - partire dalle future mamme. Se le donne durante la gravidanza fumano cannabis, il neonato avrà un rischio otto volte maggiore di sviluppare una forma di dipendenza in età adolescenziale".

Nell'ultima uscita: 'Misure antifumo: un terzo del mondo si 'salva la vita'



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Questo è un articolo pubblicato il 03-09-2013 alle 10:40 sul giornale del 04 settembre 2013 - 1523 letture