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Ancora atti vandalici sul lungomare: questa volta presi di mira i bagni 60 Bplaya

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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Nella notte tra sabato e domenica ignoti hanno diveto la paratia di divisione tra i bagni 60 Bplaya e il bar Cubetti di Sabbia. Non si tratta di un gesto estemporaneo di qualche ubriaco, ma un'azione che ha visto coinvolte più persone perché la paratia era fissata al muretto di cemento, anchesso divelto.

"Non siamo nuovi a questi danni - denuncia Manuela Grassi, titolare della concessione - a fine luglio abbiamo dovuto chiamare un'ambulanza perché la mattina abbiamo trovato una persona molto ubriaca sdraiata sulla sabbia. Nello stesso periodo la nostra insegna è stata ricoperta da scritte con bestemmie e parolacce ed abbiamo dovuto rimuoverla".

"Non si tratta tanto di un problema di ordine pubblico - continua Manuela Grassi - quanto di un problema di igene. La mattina sulla spiaggia troviamo una latrina a cielo aperto. È necessario sedersi attorno ad un tavolo, con l'amministrazione, i gestori dei locali ed i bagnini con la volontà di risolvere il problema. Bisogna prendere in considerazione l'esempio di Cervia che considera i gestori dei locali responsabili anche di quello che accade fuori dai loro locali e li obbliga a pulire nel raggio di 50m, non 5 come a Senigallia. Inoltre i limiti sonoro sono fatti rispettare con dei blocchi negli amplificatori. Notevole anche l'esempio di città come Firenze e Torino che nei centri storici danno ai locali una patente a punti che diminuiscono in caso di violazioni, fino ad obbligarli alla chiusura. I locali che rispettano le regole invece vengono premiati dal comune".





Questo è un articolo pubblicato il 22-09-2013 alle 14:56 sul giornale del 23 settembre 2013 - 2707 letture