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comunicato stampa

'Ancora tutti in piedi i quesiti sulla trasparenza in Astea'. M5S rilancia con una lettera ai sindaci soci

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Non sappiamo come siate abituati voi, cari Amministratori: se le interrogazioni vanno in discussione all’ordine del giorno settimane o mesi dopo che sono state fatte, oppure se pensate che lo “sfogo” dei cittadini si sia concluso con le domande che ormai vi abbiamo posto più di un mese fa e a cui ancora non abbiamo avuto risposta.

A casa nostra le discussioni si concludono con le risposte alle domande legittimamente poste, salvo poi le stesse risposte non siano fonte di ulteriori domande e delucidazioni. Eppure la prima velocissima risposta “standard” mirata a screditare qualsiasi voce dissidente, mirata a delegittimare il lavoro di analisi ed approfondimento svolto dal nostro Osservatorio 3, (il gruppo di lavoro del M5S di Osimo che si occupa di bilancio comunale e società partecipate), accusandolo perfino di gettare disonore sul lavoro svolto dai dipendenti di Astea Energia non si era fatta attendere più di 48 ore.

Un piccolo riassunto della questione per chi si fosse 'collegato' da poco: abbiamo analizzato il bilancio Astea Energia Spa del 2012 redatto a nostro avviso con un grado di dettaglio assolutamente insufficiente per una società partecipata. Ma, tant’è: abbiamo fatto di necessità virtù! Tale bilancio si è chiuso con un utile di 1,4 milioni di euro. Tuttavia da un articolo pubblicato dalla stampa nell’ottobre 2012 risultano circa 3,8 milioni di euro di crediti verso clienti morosi che hanno cessato l’attività 'verso i quali è stata intrapresa azione legale dopo il distacco dell’utenza'. Per cui abbiamo chiesto all’A.D. Bordoni e al Consiglio di Amministrazione delucidazioni in merito: qual è l’importo complessivo dei crediti difficilmente esigibili? A quanto ammontano le posizioni più “scoperte”? A chi fanno riferimento queste posizioni? Che le risposte a queste domande siano così difficili? Oppure più probabilmente sono un pochino “scomode”?!?

Il CdA si è riunito dopo la nostra puntualizzazione sulla totale esattezza dei dati da noi riportati e il risultato è stato che il Consigliere Buccelli si è dimesso, con un comunicato a dir poco “criptico”. L’unica cosa che si capisce bene è che Buccelli, il consigliere del CdA non direttamente “allineato” alle Liste Civiche, si smarca quando comincia ad addensarsi qualche nube all’orizzonte. Mhhh… una vecchia massima afferma che “a pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si prende”…

Inoltre pochi giorni prima di tale assemblea siamo stati contattati dall’amministratore di Astea Energia, Monica Bordoni, la quale si mostrava interessata ad incontrarci personalmente per fornirci alcune spiegazioni. Abbiamo atteso una data per l’appuntamento ma purtroppo tutto è caduto nel silenzio. I cittadini aspettano le risposte che sono dovute: prima di tutto per educazione, ma soprattutto per la responsabilità e il dovere di trasparenza che richiede il ruolo ricoperto al servizio di un’Azienda di cui – è bene ricordarlo – i cittadini, tramite i Comuni, cioè gli azionisti di maggioranza, sono parte interessata.

Per cui, in attesa delle risposte dai silenziosi vertici di Astea Energia, abbiamo deciso di rivolgere le stesse domande con una lettera ai Sindaci dei comuni di Osimo, Recanati, Montecassiano, Porto Recanati, Montelupone, Loreto e Potenza Picena azionisti di ASTEA SPA a sua volta socio di maggioranza di ASTEA ENERGIA SPA con una quota del 94%. Lo abbiamo fatto coinvolgendo gli altri gruppi del Movimento 5 Stelle di tali comuni, che si sono rivolti ai rispettivi Sindaci con lo scopo di diffondere la cultura e la mentalità della trasparenza in maniera virale, attraverso una rete sempre più vasta e capillare di cittadini che si sono stancati della vecchia politica e rivendicano il sacrosanto diritto ad essere informati su ciò che li riguarda direttamente.

Infine un piccolo appunto agli amici giornalisti e alle loro redazioni, nell’ottica di suggerire amichevolmente un modus operandi per un’informazione veramente al servizio dei cittadini: non ritenete che questo argomento meriti un’attenzione mediatica più importante di quella che gli è stata dedicata finora? O forse, parlando in termini più tecnici, addirittura quella che un tempo si chiamava “inchiesta giornalistica”? Perché, sia chiaro a tutti, questo sarà esattamente il nostro atteggiamento. Non vogliamo che le risposte alle nostre domande (cioè alle legittime domande dei cittadini) arrivino in un colloquio riservato e ristretto (per quanto interessante possa essere), ma è giusto che i chiarimenti siano pubblici ed ufficiali. Aspettiamo fiduciosi.

Di seguito il testo della lettera inviata ai sindaci:

Oggetto: Richiesta di delucidazioni sul bilancio 2012 di ASTEA ENERGIA SPA.

Premesso che:

• nel bilancio 2012 di ASTEA ENERGIA SPA, società partecipata al 94% da ASTEA SPA di cui il Comune da Lei rappresentato detiene una quota azionaria, risultano crediti verso utenti per 12.777.647 euro non classificati in maniera più analitica, né stratificati per anzianità e rischiosità;

• che nel medesimo bilancio risulta eseguita una svalutazione dei crediti di 1 milione di euro (circa 5 volte rispetto ai 220.000 euro accantonati nell’esercizio precedente);

• che l’utile di bilancio è pari a 1.480.181 euro;

• che con articolo apparso sulla stampa nell’ottobre 2012 la dirigenza di ASTEA ENERGIA e ASTEA SPA dichiarava crediti verso clienti morosi con attività cessata per 3,8 milioni di euro contro i quali era sta intrapresa azione legale dopo il distacco dell’utenza;

con la presente siamo a richiedere alla SS.VV. di intervenire presso Astea Energia Spa affinché vengano pubblicamente fornite le seguenti delucidazioni:

• qual è l’esatto ammontare dei crediti nei confronti dei clienti con procedure concorsuali in atto;

• qual è l’ammontare delle posizioni più rilevanti tra detti clienti con procedure concorsuali in atto;

• a chi fanno riferimento queste posizioni rilevanti, considerato che – in quanto oggetto di procedure concorsuali – i dati relativi a tali clienti morosi sono di pubblico dominio e non sono sottoposte ai vincoli dettati dalla Legge sulla privacy, (Legge n. 196/2003) • per quale motivo non risulta che le partite contabili riferite a queste posizioni siano state adeguatamente registrate a bilancio segnalando prudenzialmente le presunte perdite, come invece sembrerebbe dovuto in base agli elementi in nostro possesso;

• se tali partite contabili fossero confermate, quali conseguenze fiscali avrebbe la loro impropria imputazione contabile, considerato che le eventuali perdite non troverebbero più una giustificazione fiscale nei prossimi esercizi.
Cogliamo inoltre l’occasione per segnalare che il bilancio in questione risulta indubbiamente redatto con un grado di dettaglio e di approfondimento assolutamente insufficiente per la tipologia di società, e cioè una partecipata da Enti Pubblici, che - come tale – necessiterebbe della massima trasparenza e chiarezza sia nella corretta imputazione delle poste contabili, sia nel commento delle voci e nella spiegazione delle stesse all’interno della nota integrativa.

Restiamo in attesa di ricevere una cortese sollecita risposta.

Distinti saluti. Coordinamento dei gruppi dei “Comuni A.S.T.E.A.” del Movimento Cinque Stelle



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-08-2013 alle 19:19 sul giornale del 20 agosto 2013 - 1732 letture