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Via libera al Poru: sì alle riqualificazioni di aree di degrado aumentano la superficie

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Riqualificare aree urbane private in degrado con la possibilità di ampliarne la superficie da oggi è possibile. Il Consiglio Comunale ha approvato il Poru, il Piano Operativo di Riqualificazione Urbana con cui la Giunta punta a promuovere il principio del consumo zero di territorio.

A votare a favore, oltre i 17 consiglieri di maggioranza, è stato anche il consigliere dell'Udc Maurizio Perini.

“Si tratta del primo Poru approvato in tutta la Regione -afferma l'assessore all'urbanistica Simone Ceresoni- un piano che consente alla città di rigenerarsi nelle sue parti edificate e in degrado. I proprietari di aree in degrado (restano esclusi dal Poru il centro storico e le aree agricole) possono riqualificare ampliando la superficie ma pagando al comune la plusvalenza derivante dagli ampliamenti. Una quota che l'ente reinvestirà nella città pubblica, come infrastrutture, parchi, ecc. In quest'ottica c'è anche l'attesa della realizzazione di circa 150 appartamenti ad edilizia residenziale sociale”.

Diverse le finalità del Poru che vanno dalla riduzione del consumo di suolo, alla riduzione del rischio idrogeologico al potenziamento dei processi di rigenerazione urbana. Nel documento approvato dal Consiglio vengono citate ad esempio anche sette aree che potrebbero avviare il processo di riqualificazione: si tratta dell'ex Ragno, il Cerere in via Raffaello Sanzio, le ex colonie Milani e Gil, l'area Agostinelli a Marzocca, l'area Goldengas a Borgo Catena e lo scalo ferroviario (di fronte alla chiesa della Pace). Per ciascuna di queste aree la proprietà può presentare un progetto che il Comune valuterà. Se non in linea con i canoni del Poru, verrò suggerito al privato eventuali modifiche. Un esempio per tutte la riqualificazione dell'ex Ragno di strada della Marina. In questo caso, per salvaguardare il paesaggio collinare l'area edificabile potrebbe essere delocalizzata anche in un altro sito, a beneficio così dell'ambiente.

“Ci sono aree che anche trasformate sarebbero comunque incongrue con il paesaggio circostante -spiega il sindaco Maurizio Mangialardi- e per questo è possibile prevedere anche spostamenti di queste aree edificate in degrado presso altri siti”. Da settembre i privati avranno sette mesi di tempo per presentare le proprie manifestazioni di interesse e dare dunque seguito al Poru. “Il Poru è una pratica estremamente qualificante per la nostra amministrazione -commenta il presidente del consiglio Enzo Monachesi- e per questo ringrazio oltre all'assise anche la commissione urbanistica per il gran lavoro svolto e per i contributi





Questo è un articolo pubblicato il 25-07-2013 alle 18:09 sul giornale del 26 luglio 2013 - 1089 letture