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Allenatore di basket fermato alla Dogana per presunti abusi sessuali su minori. Tre vittime

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Arresto

Dovevano partire per la Croazia, ma poi il fermo dell'allenatore. Squadra di basket fermata per ore alla Dogana di Ancona. E se da una parte i ragazzi perdono l'incontro in Bosnia, per l'allenatore si profilerebbero accuse pesanti.

Doveva essere una partenza come tante, quella di mercoledì. Una squadra di basket di Falconara ed alcuni ragazzi gemellati, tutti giovanissimi dai 12 ai 16 anni, in procinto di partire per la Croazia con un tragetto per poi prosguire per la Bosnia. Ma così non é stato. Scatta il fermo dell'allenatore alla dogana, dopo un'indagine lampo da parte della Squadra Mobile durata circa una settimana. Si tratta di un 44enne single di Ancona, nonché insegnante esterno di educazione fisica alle elementari nella città dorica. Per tutelare le vittime minorenni il suo nome non é stato diffuso dalla Polizia che é a capo delle indagini. Ad incastrarlo il materiale pedopornografico rinvenuto nella sua abitazione.

A fare scattare le indagini sono state più denunce anonime: dai genitori dei ragazzini a persone nel mondo dello sport, dove lui stesso lavora o lavorava. Ora le presunte accuse per l'allenatore si fanno pesanti: "possesso di materiale pedopornografico" fino a "violenza sessuale, continuata ed aggravata, su minori". L'uomo avrebbe invitato a casa le presunte vittime, tutti maschi, in particolare in una sua casa al mare nel maceratese a Porto Recanati dove li filmava mentre erano nudi nel bagno con telecamere nascoste. Avrebbe anche intrattenuto rapporti con un minore disabile.

Fino ad ora le indagini hanno portato a 3 vittime tutte nel mondo dello sport dalla squadra che allenava fino al recente passato. L'allenatore, molto stimato nel settore aveva conquistato la stima dei genitori e di conseguenza anche la fiducia dei suoi giovani allievi. Una vicenda poco chiara con contorni ancora da delineare anche se già si contano le prime vittime, tutti giovanissimi fino ai 16 anni. L'uomo si trova ora agli arresti nel carcere di Montacuto in attesa di giudizio. Saranno ulteriori indagini da parte della Squadra Mobile a far luce sul caso.



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Questo è un articolo pubblicato il 04-07-2013 alle 18:58 sul giornale del 06 luglio 2013 - 3812 letture