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Crediti inesigibili: il Movimento 5 Stelle chiede trasparenza sui conti Astea

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'Elementare Watson!', soleva dire Sherlock Holmes, il celeberrimo investigatore creato dalla penna di Arthur Conan Doyle. Beh, dobbiamo dargliene atto: effettivamente quando le cose sono semplici ed elementari, tutto fila per il meglio.

Quando invece si fanno vaghe e fumose, bisogna indagare in profondità. Il Movimento 5 Stelle di Osimo ha dato un’occhiata al bilancio 2012 di Astea Energia, chiuso con un utile ufficiale di 1.480.181 euro, oggetto di euforiche dichiarazioni degli amministratori della società partecipata col beneplacito delle Liste Civiche attualmente al governo della nostra città.

Alla voce “Ammortamenti e svalutazioni” è stata eseguita una svalutazione dei crediti di 1.000.000 di euro, cioè ben cinque volte la somma accantonata l’anno precedente (220.000 euro nel 2011). Nella nota integrativa al bilancio si legge: 'E’ stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti procedendo ad una analisi dei crediti in bilancio sulla base delle informazioni disponibili sulla situazione di singoli crediti di ammontare rilevante'. Ecco, è proprio questa analisi dei crediti e queste informazioni (poco) disponibili, che la cittadinanza osimana vorrebbe conoscere.

Infatti al 31/12/2012 lo Stato Patrimoniale segnala 'Crediti verso utenti' per 12.777.647 euro; sorge spontaneo domandarsi: se si è manifestata l’esigenza di accantonare a presunte perdite 1.000.000 di euro, quanti di questi crediti sono esigibili, cioè quanti di essi saranno realmente riscossi? Tale domanda è oltremodo opportuna se andiamo a scovare dall’archivio della memoria un articolo pubblicato il 12 ottobre 2012 sul Corriere Adriatico in cui l’allora amministratore delegato di Astea Spa Giancarlo Mengoni, e l’amministratore delegato di Astea Energia Monica Bordoni, riconfermata nella carica e a cui vanno i nostri migliori auguri, segnalavano che 'tra Astea spa e Astea Energia (quest’ultima contempla molti clienti industriali con pendenze importanti), il fatturato ad agosto contava un ammanco di 5,9 milioni di euro, rispetto alle entrate previste dalle bollette.

Questo per quanto riguarda i clienti morosi ancora attivi, poi ci sono quelli cessati verso i quali è stata intrapresa azione legale dopo il distacco dell’utenza. E in questo caso gli ammanchi a bilancio sono di 3,8 milioni di euro'. Dunque, se abbiamo ben capito, ad agosto 2012, circa 6 milioni sui 12 milioni euro di crediti di Astea Energia avevano difficoltà ad essere riscossi, e di questi quasi 4 milioni erano nei confronti di clienti morosi che hanno cessato la propria attività!

E’ chiaro che se questi crediti non fossero più esigibili, il danno per i cittadini osimani e per gli utenti in generale sarebbe enorme, considerato oltretutto il caro tariffe che sono stati costretti a subire, con buona pace del tanto sbandierato utile di bilancio, che di fatto risulta essere meno della metà dei crediti deteriorati dichiarati ad ottobre 2012 al Corriere Adriatico. Ci troviamo di fronte ad una perdita camuffata da utile? Ai cittadini l’ardua sentenza!

Da parte sua il Movimento 5 Stelle chiede ufficialmente all’A.D. di Astea Energia e al Sindaco di Osimo Stefano Simoncini il dettaglio analitico dei crediti, specificando le singole posizioni creditorie con particolare riferimento a quelle di ammontare rilevante nominate nella nota integrativa del bilancio 2012, per svolgere una doverosa verifica non solo per i cittadini osimani, ma per tutti i numerosi utenti interessati dalla vicenda.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-07-2013 alle 11:53 sul giornale del 08 luglio 2013 - 3059 letture