Semplicemente Manuel, il punto......di Francesco Taronna

3' di lettura 28/05/2013 - Una famiglia come tante del nostro territorio, marito, moglie un figlio, Manuel, 17 anni, con la sindrome Down ed un ragazzo, Emanuel, di 22 anni. Il nome si ripete due volte, tradotto "Dio è con noi". E sembra questo il motore dell'esistenza di questo nucleo. Un'esistenza che ha dell'incredibile, che merita l'attenzione dei media e delle istituzioni.

Una famiglia che non si arrende, che sa trasformare l'essere "diverso" di Manuel in motivo di orgoglio per loro stessi e per la collettività. Il Sindaco di Fano ha saputo interpretare i sentimenti di tutta la città nel riceverlo e tributargli gli onori che il ragazzo ha conquistato sul campo. Bel gesto! Ora spero che la stessa scena venga ripetuta anche in altri contesti. Parlo della Regione Marche e, perchè no, anche della Presidenza della Repubblica. Ma la lezione più bella ci è stata offerta da dei giovani studenti i quali hanno impedito che l'ottusità dei "grandi", estensori dei regolamenti e di chi non ha l'elasticità necessaria nel saperli applicare, ostacolasse la partecipazione, in quanto disabile, di Manuel alle finali dei giochi regionali studenteschi di Tiro con l'Arco.

I ragazzi per ben due volte, tutti insieme, si sono rifiutati di gareggiare. La prima per opporsi alla sua esclusione, ottenendo l'ammissione di Manuel; la seconda per combattere una decisione ancora più assurda ed offensiva: avrebbe partecipato purchè tirasse in un attiguo campo di calcio, da solo. I ragazzi e con loro la ragione e l'amore hanno vinto. Manuel ha gareggiato ed è salito sul podio. Per onore di cronaca parliamo di un ragazzo che già nel 2011 aveva ottenuto il secondo posto fra i normodotati, parliamo di un ragazzo che è un fiore all'occhiello per il territorio e per chi lo ama.

Infatti, Manuel De March, di sport ne macina tre ed in tutti eccelle. Ha appena vinto la medaglia d'argento al campionato nazionale di bocce, categoria promozionale e nel suo palmares spiccano anche numerose vittorie ed affermazioni nel nuoto. A noi tutti compete non rendere vani gli sforzi dei genitori, degli allenatori di Manuel e la solidarietà concreta dimostrata dagli altri ragazzi durante le gare. Ognuno di noi, nel proprio ambito,deve sentirsi spronato ad adottare iniziative per evitare che tali comportamenti offensivi e discriminatori abbiano a ripetersi e che i regolamenti vengano modificati per consentire la parità di trattamento fra tutti coloro che siano in grado di affermarsi nelle varie discipline. A me capita ogni volta che seguo le vicende e le affermazioni di Manuel di emozionarmi e penso che Manuel sia uno di noi al quale tutti dobbiamo qualcosa.

E' nato con uno svantaggio che, grazie all'amore di chi lo circonda e lo sostiene, si è trasformato in una grande conquista di normalità. Si, Dio è con Lui e con tutta la sua famiglia, Dio ha permesso che incontrasse le persone giuste che lo hanno seguito ed hanno consentito le sue affermazioni. Prima ho accennato alla sensibilità delle istituzioni, qui chiedo a chiunque, istituzioni, cittadini, associazioni di unirsi per sollecitare l'intervento del Ministro e del Presidente della Repubblica affinchè tutti i regolamenti siano ripensati onde evitare il ripetersi di tali situazioni discriminatorie ed offensive e perchè a Manuel, al suo nucleo familiare, ai suoi istruttori venga riconosciuto per la loro carica umana e per meriti sportivi il Cavalierato. Durante l'apposita cerimonia vengano consegnati anche appositi attestati a tutti gli studenti che si sono rifiutati di gareggiare per solidarietà. Io farò la mia parte.

Questa è l'Italia migliore, quella che mi piace !!! Ps. Per conoscere meglio i protagonisti si può andare sul diario FB di Romina Alesiani. Mi giunge notizia, mentre scrivo, di altre strepitose affermazioni di Manuel nei campionati di nuoto. A presto !