Bloccati i lavori alla terza corsia e complanare: tempi incerti per la ripresa

É agitazione generale per il blocco di lavori della terza corsia nel tratto Senigallia-Ancona Nord. Dai sindacati al mondo della politica, c'è preoccupazione per il rischio di una “incompiuta”.

A confermare il fermo del cantiere è la stessa Società Autostrade che annuncia di dover procedere con il “riaffidamento dell'appalto per i lavori della terza corsia dell'A14 nel tratto compreso fra Senigallia e Ancona Nord” e ammette anche che al momento non è in grado di “definire una data precisa per la ripresa dei lavori”.

“Il Consorzio Samac - ricorda la nota di Società Autostrade- ha rallentato le attività di cantiere fino ad interromperle nel mese di maggio. E questo, nonostante Autostrade per l'Italia avesse anche previsto dei premi di accelerazione nel caso di ultimazione dei lavori in anticipo. A seguito di tale interruzione, dal 3 giugno il Consorzio Samac ha chiesto la risoluzione del contratto”. Autostrade tiene però a precisare che “sugli altri lotti dell'A14 i lavori stanno procedendo in largo anticipo rispetto ai tempi previsti e finora sono già stati completati e aperti al traffico oltre 100 km di terze corsie su un totale di quasi 150 km”. Sullo stallo dei lavori della terza corsi che si trascina dietro anche i ritardi nell'apertura del primo tratto della complanare, quello che va dal nuovo casello a strada della Marina, si dice fiducioso il primo cittadino senigalliese.

“Purtroppo abbiamo appreso dell'impasse in corso ma siamo convinti che Società Autostrade saprà prendere in mano la situazione -ha detto il sindaco Maurizio Mangialardi- quello che ci rassicura, rispetto alle due bretelle in complanare, è il fatto che i lavori, soprattutto nel tratto nord erano in anticipo rispetto al cronoprogramma e dunque confidiamo nel fatto che alla fine tra anticipi e ritardi ci sia una sorta di compensazione nei tempi di apertura”.