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Cadavere trovato al Ciarnin: clandestino scaricato da un camion

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Un tragico epilogo per un viaggio della disperazione. Sarebbe morto di stenti e poi scaricato sul ciglio della strada il giovane trovato senza vita, ieri mattina a Senigallia.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 10 del mattino lungo la strada che separa la linea ferroviaria dalla statale Adriatica, utilizzata per la sosta temporanea da auto e camion, all'altezza della Chiesa del Ciarnin. A terra riverso c'era il cadavere di un giovane, di circa trent'anni, dai tratti somatici asiatici o medio orientali. Addosso alla vittima non sono stati trovati documenti e per questo appare quasi impossibile risalire alle generalità dell'uomo.

La carnagione olivastra farebbe propendere gli investigatori per una nazionalità irachena o del Bangladesh. Sul posto, allertata da alcuni automobilisti di passaggio, è intervenuta la Polizia. Gli uomini del commissariato, agli ordini del vice questore aggiunto Agostino Licari, hanno immediatamente transennato l'area in attesa dell'arrivo sul posto del medico legale e del pm Paolo Gubinelli. Fin dalla prima ispezione sul corpo del giovane, gli inquirenti hanno scartato l'ipotesi che ad uccidere lo straniero potesse essere stata una morte violenta.

Nessuna ferita né tracce di sangue infatti sono state rinvenuti sul cadavere. Esclusa fin da subito dunque l'ipotesi di un omicidio, le indagini si sono orientate verso la pista della morte accidentale o comunque per cause naturali. Il giovane infatti sarebbe morto soffocato o di stenti durante il trasporto a bordo di un camion. Il corpo era infatti riverso a terra semi-nudo, con la cinta dei pantaloni allentata e la maglia aperta, come in un disperato tentativo di poter prendere fiato. Difficile, al momento, stabilire se il giovane è stato scaraventato sul ciglio della strada già morto o agonizzante. Solo l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, potrà dare risposte più precise sulla morte del trentenne. Con ogni probabilità il giovane era un clandestino.

A rafforzare questa tesi investigativa, oltre alla mancanza di documenti, anche una piccola sacca trovata accanto al corpo contenente un cambio di vestiario. Una prassi in uso tra i clandestini che affrontano i viaggi a bordo di camion che dovrebbe portarli verso una vita migliore. Per il giovane trovato morto ieri mattina non è stato così. La ricostruzione dei fatti più plausibile, dunque, è quella che il clandestino, dopo essere sbarcato magari dal Porto di Ancona, sia salito a bordo di uno dei tanti camion che dal capoluogo dorico si dirigono verso altre città. Diversi infatti sono stati i casi di clandestini sorpresi dalle forze dell'ordine ad essere “scaricati” proprio lungo la statale nel tratto senigalliese.

Stavolta però qualcosa è andato storto. Il giovane si sarebbe sentito male e a quel punto il camionista o altri clandestini a bordo del camion avrebbero deciso di liberarsi del corpo gettandolo lungo la stradina del Ciarinin.



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Questo è un articolo pubblicato il 10-06-2013 alle 13:30 sul giornale del 11 giugno 2013 - 6552 letture