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I sindacati: 'Se il Comune aumenta l'Imu rischia il commissariamento'

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“Se il comune aumenta ancora la pressione fiscale va verso il commissariamento”. E' l'allarme lanciato dai sindacati, dopo l'incontro con cui l'Amministrazione ha annunciato l'aumento dell'Imu dal 4 al 6 per mille.

Una decisione presa per coprire il buco da 6 milioni e mezzo di euro che in questo momento, causa il patto di stabilità, non consente al comune di chiudere il bilancio 2013. Il Comune intende coprire i tagli attraverso dismissioni immobiliari per 2 milioni di euro, con l'aumento dell'Imu per altri 2,5 milioni di euro e con tagli vari non specificati pari ad altri 2 milioni di euro.

“Non possiamo accettare aumenti della pressione fiscale perchè le famiglie non hanno più soldi e far ricadere sui cittadini introiti per 4,5 milioni di euro è improponibile -commenta Mohamed El Hasani, segretario di Cgil- i pignoramenti sulla prima casa sono aumentati del 40% e le morosità sugli affitti del 30%. Questo significa che i cittadini non hanno più soldi per pagare le tasse e se il comune conta di coprire i tagli con entrate da imposte rischia il commissariamento”.

Cgil, Cisl e Uil avanzano una proposta ben precisa al Comune: quella di rinviare ogni decisione di aumento dell'Imu. Entro il 23 aprile il Comune deve comunicare infatti al Ministero solo gli aumenti. L'ente potrebbe decidere di non toccare l'aliquota ed eventualmente modificarla, con effetti retroattivi, a settembre in sede di variazione di bilancio. Una richiesta rispetto alla quale il comune al momento non si è sbilanciato. Dai sindacati però arriva una grossa strigliata anche per i metodi di “poca trasparenza” e di “scarso confronto” con l'Amministrazione sta operando.

Al momento non ci è dato conoscere gli intenti dell'Amministrazione per il bilancio 2013 che dovrà essere approvato entro giugno e intanto però il comune opera già delle scelte come per l'Imu -aggiunge Maurizio Andreolini, segretario della Cisl- questo modo di procedere è inaccettabile. Vogliamo una verifica in itinere sulle scelte di imposizioni fiscale che il Comune intende operare. Come per il caso delle merendine tagliate negli asili. La decisione è stata imposta. Questo modo di operare non può più essere tollerato. Le scelte che ricadono sui cittadini e sulle loro tasche vanno condivise con la città”.

“La nostra proposta di rinviare a settembre un eventuale aumento dell'Imu a settembre ha un valore altamente politico
-fa eco il segretario della Uil Renzo Perticaroli- se non ci ascolteranno il comune presterà il fianco ad un probabile dissesto economico dell'ente. E' ovvio che non possiamo mantenere tutti i servizi a causa dei continui tagli da parte del Governo e del patto di stabilità, però occorre agire con trasparenza nei confronti dei cittadini”.





Questo è un articolo pubblicato il 04-04-2013 alle 17:04 sul giornale del 05 aprile 2013 - 1545 letture