Aggressione Annibali, il giudice 'una malvagità inaudita'. Ora si cercano tre albanesi

lucia annibali 1' di lettura 20/04/2013 - L'indagine sull'aggressione a Lucia Annibali, alla quale uno sconosciuto le ha deturpato il volto, gettandole addosso acido solforico, va avanti senza sosta. Il Gip di Pesaro Lorena Mussoni ha convalidato stamani il fermo per lesioni volontarie gravissime e firmato un'ordinanza di custodia cautelare per l'alto pericolo di fuga dell'indagato. Ora si cercano tre albanesi.

La Procura è convinta delle proprie ragioni: Luca Varani, collega e coetaneo della vittima, sarebbe il mandante. Intanto, il Gip ha stabilito che l'indagato resterà in carcere. Per il giudice, Varani ha pianificato l'aggressione del 16 aprile scorso ai danni della Annibali "con una malvagità inaudita", incaricando due sicari albanesi ancora ricercati dai carabinieri, ma sembra prendere più corpo la pista di tre albanesi.

Inoltre i periti del pubblico ministero, che ieri hanno lavorato sulla ferita presente sul dorso della mano destra di Varani, potrebbero fornire le prime indicazioni per capire se si tratta di una ferita conseguente alla corrosione da acido o, come sostiene Varani, di una semplice scottatura dovuta a una caffettiera bollente.

I carabinieri attendono dai medici del centro grandi ustionati dell'ospedale di Parma il permesso per poter parlare con Lucia Annibali.






Questo è un articolo pubblicato il 20-04-2013 alle 17:45 sul giornale del 22 aprile 2013 - 3142 letture

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