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Registro Unioni civili: approvato il Regolamento. Ecco i dettagli

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Senigallia dà il via alle iscrizioni nel Registro delle Unioni Civili. Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento, predisposto dal Comune, che ufficializza per la prima volte la convivenza delle coppie di fatto.

Una svolta epocale che in via di principio (dal momento che non c'è il riconoscimento giuridico delle unioni civili per l'assenza di una normativa nazionale) apre alle coppie di fatto e a quelle omosessuali. A settembre il Consiglio Comunale aveva approvato l'ordine del giorno, presentato dal sindaco Maurizio Mangialardi e dal presidente del Consiglio Comunale Enzo Monachesi, che dava mandato all'Amministrazione di redigere il Regolamento per attivare il Registro delle Unioni Civili. Ed ora il provvedimento è pronto ed è approdato ieri in aula per l'approvazione. Un documenti articolato in sette punti che disciplina modalità e requisiti per potersi iscriversi al Registro delle Unioni civili.

Il Regolamento anzitutto considera unione civile “il rapporto tra due persone maggiorenni che hanno chiesto, avendone i requisiti, la registrazione nel Registro delle Unioni Civili”. Possono iscriversi nel Registro tutti “i cittadini maggiorenni, italiani o stranieri, iscritti all'Anagrafe, secondo quanto risulta dai registri dell'Anagrafe comunale”. Grazie ad un emendamento introdotto in aula la condizione della convivenza da almeno tre anni è stata ridotta ad un solo anno. Non possono ovviamente iscriversi persone coniugate o legate tra loro da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela. Semplici le modalità di iscrizione al Registro. Il Regolamento infatti stabilisce che “nel giorno indicato dagli interessati l'addetto dell'Ufficio Anagrafe, alla presenza di due testimoni, uno per ciascun richiedente, maggiorenni, riceve da ciascuna delle parti la dichiarazione di iscriversi nel Registro, insieme alle dichiarazioni del possesso dei requisiti per l'iscrizione stabiliti dal regolamento”. Altrettanto semplice e immediata la cancellazione.

“Ciascuno degli iscritti nel Registro può chiedere” -infatti- “in qualunque momento, può chiedere all'Ufficio Anagrafe, con espressa dichiarazione scritta, la cancellazione dal Registro. Essa può essere fatta quando viene meno la situazione di coabitazione, anche uno solo dei due viene cancellato dall'Anagrafe dei residenti, in seguito a specifica dichiarazione anche di uno solo di essi, viene meno la situazione di reciproca assistenza morale o materiale”. In quanto alle “conseguenze” che deriveranno alle coppie che si iscriveranno al Registro, di fatto non ci saranno né diritti né doveri particolari. Il Regolamento infatti precisa che “l'iscrizione non costituisce nuovi status e non riconosce poteri o doveri diversi ed ulteriori rispetto a quelli già riconosciuti dall'Ordinamento giuridico agli stessi soggetti. Il registro non ha alcuna relazione o connessione con l'Ordinamento dell'anagrafe delle Popolazione residente”.

Il Comune infatti tiene a precisare che “l'iscrizione ha effetto di pubblicità e di riconoscimento sociale ai fini e per gli scopi che l'Amministrazione comunale ritiene meritevoli di tutela. L'Amministrazione si impegna affinchè i benefici riconosciuti da norme comunali alle coppie coniugate siano attribuiti anche agli iscritti nel Registro, per quanto compatibili”. Quest'ultima previsione, in particolare, se applicata potrebbe provocare diverse complicazioni. Se, ad esempio, il Comune includesse anche le coppie iscritte nel Registro delle Unioni Civili fra i beneficiari di provvedimenti come, ad esempio, le graduatorie per le case popolari, assegni familiari, asili nido e altri sostegni di natura economica, le graduatorie stesse potrebbero essere in qualunque momento impugnate dalle coppie regolarmente sposata proprio per l'assenza di una normativa nazionale che riconosca diritti e doveri delle coppie di fatto.

Per ora dunque il Registro delle Unioni Civili rappresenta soltanto una conquista di civiltà, come l'ha definita il sindaco Maurizio Mangialardi. “Il Regolamento dà seguito alle indicazioni pervenute a seguito dell'atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale -commenta il primo cittadino- ovviamente conosciamo bene i limiti di questo nuovo provvedimento ma il nostro vuole essere essenzialmente un gesto di civiltà”. Sull'apertura alle coppie omosessuali, che ha sollevato comunque polemiche al momento dell'approvazione della prima mozione, il sindaco si dice tranquillo. “Non credo che il Registro rappresenti un problema etico -aggiunge Mangialardi- tutt'altro, si tratta di un grande passo avanti verso il riconoscimento di un rapporto affettivo che prescinde dal sesso dei soggetti della coppia”.



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Questo è un articolo pubblicato il 13-03-2013 alle 23:50 sul giornale del 14 marzo 2013 - 3290 letture