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Riqualificare gli alberghi: primo step della nuova variante al vaglio della commissione

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simone ceresoni

Una variante urbanistica per incentivare e migliorare l'offerta turistica cittadina. È uno dei punti cardine (gli altri riguardano l'edilizia residenziale pubblica, il consumo zero del territorio e una rilettura del prg alla luce della crisi economica) della pratica urbanistica illustrata dall'assessore al ramo Simone Ceresoni in sede di commissione consiliare.

La variante, in simmetria con quanto previsto dalla strategia urbanistica che ha bloccato l’edificazione dei miniappartamenti, introduce una disciplina che norma tutte le strutture alberghiere al fine dì incentivare un miglioramento della qualità dell’offerta turistica e dà la possibilità dì realizzare parcheggi in struttura in aree pubbliche collocate lungo l’asse della statale a servizio del lungomare -spiega l'assessore Ceresoni- alle strutture turistico alberghiere che lo vorranno, se promuovono progetti mirati a usare energie rinnovabili, progetti dì efficienza energetica, progetti di abbattimento delle barriere architettoniche e miglioramento del comfort alberghiero, si consente di progettare ampliamenti”.

Le strutture ricettive dunque potranno ampliarsi ma con limiti ben precisi. Anzitutto le strutture devono rimanere entro l’assetto fondiario, con distanza minima di 10 metri dagli edifici circostanti e con una distanza minima di 1,5 m dal confine. Ovviamente tutti gli ampliamenti volumetrici dovranno rispettare i limiti imposti, per i singoli casi, dal prg vigente.

“C'è anche un'altra novità -aggiunge Ceresoni- a livello normativo sulle aree pubbliche in oggetto ci sarà la possibilità dì realizzare, da parte dì soggetti identificati con bandi ad evidenza pubblica, strutture polifunzionali dedicate all’organizzazione della sosta dì auto a servizio del litorale e della città sia per la stagione estiva che per i grandi eventi. La variante individua inoltre aree destinate ed organizzate per la sosta Plen-air”.

Nella variante ora al vaglio della commissione sono state espressamente escluse strutture ricettive che sono state già oggetto di precedenti procedimenti quali l'hotel Bel Sit, la pensione Bice, l'hotel Augustus, il Giordano, il Garden e la Panoramica. Escluso dalla variante, per esplicita volontà della della Giunta, l'Hotel Marche. “Abbiamo proposto di non ricomprendere in questa delibera l’Hotel Marche perché oggetto di una approfondita, elaborata e specifica procedura di vendita che non si può dire ancora conclusa -sottolinea Ceresoni- in generale tutti gli alberghi ricompresi nella variante sono nella loro maggior parte localizzati lungo la fascia costiera”.



simone ceresoni

Questo è un articolo pubblicato il 11-02-2013 alle 23:34 sul giornale del 12 febbraio 2013 - 1116 letture