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Concorso Ostetricia truccato all'ospedale: quattro le denunciate per abuso d'ufficio

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Prove d'esame “taroccate”, con alcune risposte sbagliate corrette con segni grossolani, graduatorie aggiustate per favorire alcune concorrenti assegnando loro punteggi più alti di quelli effettivamente avevano ottenuto, il tutto a danno di altre candidate che avrebbero meritato di vincere la selezione.

E' una bufera giudiziaria quella che si è abbattuta sull'Ospedale di Senigallia, a seguito del concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di quattro ostetriche per il reparto di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero cittadino. Un concorso truccato dalla commissione d'esame che si sarebbe accordata con alcune candidate affinchè risultassero prime in graduatoria. Sono accuse pesanti e infanganti per tutto l'ospedale quelle che gravano sulla testa di tre ostetriche e di una funzionaria amministrativa, a conclusione dell'indagine avviata dal Nas di Ancona e coordinata dalla Procura di Ancona.

Nella lente d'ingrandimento della magistratura è finito il concorso pubblico per titoli ed esami indetto dall'Area Vasta 2 dell'Asur Marche per l'assunzione a tempo indeterminato di quattro ostetriche da inserire nel reparto dell'Ospedale di Senigallia. Ora ad essere indagate per abuso d'ufficio e falso sono le quattro componenti della commissione esaminatrice. Secondo i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità, diretto dal capitano Antonio Esposito, le quattro commissarie si sarebbero accordate per spingere avanti nella graduatoria quattro candidate che avevano già prestato servizio, a tempo determinato, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia di Senigallia.

Al momento non sono emersi elementi che facciano pensare ad episodi corruttivi, come regali o dazioni di denaro in cambio del punteggio maggiorato, ma l'inchiesta, coordinata dal pm Paolo Gubinelli, è ancora in corso. Le procedure concorsuali erano partite nel 2011 e il concorso, che si articolava in una prova scritta, una orale, e la valutazione dei titoli pregressi, si è era concluso nel 2012. Alla selezione si erano presentate 600 ragazze provenienti anche da fuori regioni.

A sospettare che ci potesse essere qualcosa di “insolito” nei risultati finali (che guarda caso avevano favorito ostetriche già conosciute in ospedale) è stata per prima una delle candidate, sconcertata dai risultati del bando. La candidata dapprima ha fornito una prima segnalazione informale, poi ha presentato un esposto ufficiale. A quel punto sono scattate le indagini. Gli investigatori hanno raccolto anche altre testimonianze e sequestrato numerosa documentazione, compresi i fogli delle prove scritte, che comproverebbe la falsificazione dei test e la manipolazione delle valutazioni finali.

“Che qualcosa non andava l'avevamo capito subito -riferiscono alcune delle ragazze che avevano partecipato all'esame- ad esempio non ci quadrava il fatto che i test non fossero stati fotocopiati all'esterno prima di essere consegnati alle esaminande”. Altre candidate avevano espresso dubbi sulla trasparenza della graduatoria dalla quale attingere in caso di ulteriori assunzioni, tanto che, oltre all'esposto che ha dato il via all'indagine, era stata ipotizzata anche la costituzione di un comitato.





Questo è un articolo pubblicato il 22-02-2013 alle 16:53 sul giornale del 23 febbraio 2013 - 9019 letture