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Chiusura di Cardiologia: Mangialardi, 'Non ci provino neppure'

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Lo avevano preannunciato appena due settimane fa l'assessore alla sanità Fabrizio Volpini e il presidente del Tribunale del Malato Umberto Solazzi ed ora anche i sindacati confermano.

L'Asur vuole tagliare l'unità operativa di cardiologia dell'ospedale di Senigallia. L'annuncio sarebbe stato dato dai vertici regionali dopo un confronto con le organizzazioni sindacali. Un'ipotesi che era già nell'aria dal momento che con il primariato vacante per il pensionamento dell'ex dirigente Nino Ciampani, l'Asur non aveva proceduto alla sua sostituzione. “Tagliare cardiologia è una scelta incomprensibile e sciagurata -chiosa la Cisl- l'Unità Operativa di Senigallia è la più grande tra le altre Cardiologie dell'Area Vasta 2, ha una dotazione organica di 10 medici, 1 coordinatore e 31 operatori. All'anno registra oltre mille pazienti con più di 7 mila prestazioni erogate in regime ambulatoriale”.

Sulla questione il sindaco Maurizio Mangialardi si dice pronto ad erigere barricate. “Non ho visto alcun atto ufficiale e sono rimasto alla conferma di un incontro con il direttore dell'area vasta Piero Ciccarelli per fine mese -premette il primo cittadino- detto questo, di tagliare cardiologia non se parla proprio. Non è pensabile che scelte così delicate vengano prese senza un confronto con il territorio e non voglio pensare che ciò sia stato fatto”.

Sul campanello d'allarme rappresentato dalla mancata nomina del nuovo primario di cardiologia di Senigallia (a differenza di quanto avvenuto a Jesi e Fabriano dove i cardiologi in pensione sono stati subito sostituiti) Mangialardi rilancia. “Invito caldamente l'Asur ad attivare immediatamente le procedure di bando per la nomina del nuovo primario -continua il sindaco- non è pensabile procedere con una operazione così disomogenea e iniqua all'interno dell'area vasta. Per Cardioloia possiamo discutere a chi assegnare il coordinamento d'ambito ma non certo sulla sopravvivenza del reparto nel nostro ospedale. Cardiologia non si taglia. L'ex primario Ciampani ha improntato l'unità operativa su una organizzazione strutturale e professionale che va assolutamente preservata e per questo dico che il nuovo primario deve essere nominato subito”.



Questo è un articolo pubblicato il 16-02-2013 alle 23:50 sul giornale del 18 febbraio 2013 - 6275 letture