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Gramillano ai saluti: 'Dispiaciuto e disgustato, ma sereno di quanto fatto'. Il video

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Fiorello Gramillano ai Saluti

Se ne va ufficialmente il Sindaco Fiorello Gramillano, ma cosciente e sereno di quanto fatto. Anche se resta a suo avviso "dispiaciuto e disgustato". Ma alla domanda 'Con il senno di poi...rifarebbe il Sindaco' Gramillano replica: "Esperienza entusiasmante, qualcuno dirà che sono pieno di me...ma é stata un'attività che mi ha preso completamente, mettendo anche in secondo piano il resto, famiglia compresa".

Nonostante tre anni e mezzo di sindacatura travagliata il sindaco Gramillano ha confermato solo questa mattina in aula del Consiglio comunale le sue dimissioni, come promesso irrevocabili. Ed ora ai saluti tira le somme di questa parentesi della sua vita, definendola, tra alti e bassi: "una esperienza entusiasmante". Anche se si definisce "Dispiaciuto" per la mancata opportunità di votare la delibera sulle Fondazioni Teatrali e allo stesso tempo "Disgustato" dalla politica, riferendosi alla mancata fiducia da parte dell'Unione comunale del Pd a partire dal luglio scorso, ma anche molto probabilimente dai retroscena politici, anche quelli meno palesi. "Mi sono accorto che gli obiettivi della città non sono gli obiettivi principali". Per fare un esempio del recente consiglio, la mancata variante agli usi. Un "ostruzionismo antidemocratico" precisa Gramillano.

Ma stando alle parole del momento Gramillano pare non si ricandiderà: "Voglio prendermi una pausa, ma non escludo che dopo questo periodo, che mi vede stanco, tornerò tra la gente". "Sono ancora iscritto al Pd ed intendo continuare ad esserlo." Ma sulla possibilità di una sua nuova candidatura a Sindaco alle prossime elezioni dice categoricamente: "Difficile che mi possa ribalenare in testa".

Si ripercorrono i punti salienti della sua legislatura: dalla sua elezione a Sindaco, nel giugno 2009, fino ai suoi ultimi minuti tentando di approvare la ormai nota delibera sulle fondazioni Teatrali. 16 le teste degli assessori caduti durante la Legislatura: solo i più recenti Dellabella, Biekar, Marina Maurizi e ancor prima durante il rimpasto: Fabio Borgognoni e non solo. Tre le volte in cui ha dichiarato le sue dimissioni: quest'ultima definitiva.

Ma sicuramente il periodo più difficile che a Gramillano non va giù e rimane ancora un boccone amaro é stato sicuramente quello, fatto per tener fede al Modello Marche, di non aver ritirato prima, nel febbraio scorso quando l'Idv rientrava all'ultimo nella maggioranza, le sue dimissioni. E poi le amarezze di una maggioranza "debole e non più coesa" in Consiglio comunale ed infine la sfiducia dell'Unione comunale del Pd. "Non si può licenziare un sindaco in quattro mesi" ha evidenziato Gramillano dopo lo strappo del Pd di Luglio."I due errori che ho commesso - ha detto quasi a conclusione il Sindaco - uno il fatto di essere inesperto. Non avevo mai fatto il sindaco prima d'ora. E l'altro é che avrei dovuto essere più deciso nel febbraio scorso, quando avrei dovuto ritirare le dimissioni."

Ed ora Gramillano, da cittadino comune ed ex sindaco, si rivolge al futuro commissario del Comune di Ancona (ancora un incognita sul nome) e si augura che lo inviterà per un incontro per illustrare la situazione della città.





Fiorello Gramillano ai Saluti

Questo è un articolo pubblicato il 16-01-2013 alle 19:31 sul giornale del 17 gennaio 2013 - 1973 letture