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comunicato stampa

Di Giacomo (Sappe): 'Senza amnistia o indulto mi lascerò morire di fame e di sete'

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Aldo Di Giacomo, Segretario Sappe Marche

Dopo 34 giorni di sciopero della fame e 5 giorni di sciopero della sete Aldo Di Giacomo rilancia e minaccia di lasciarsi morire se nessuno lo ascolterà.

"L’attuale disastrosa situazione della giustizia e delle carceri in Italia è sicuramente colpa del mondo della politica che da un ventennio non ha il coraggio di affrontare il problema in modo strutturale, ma sempre in modo emergenziale con amnistie ed indulti dai quali ne è scaturito un progressivo peggioramento del sistema fino ad arrivare al collasso attuale con nove milioni di processi in sospeso, centottanta mila prescrizioni l’anno e le carceri nella situazione che tutti conoscono".

A sostenerlo è il consigliere nazionale del SAPPE Aldo Di Giacomo, in sciopero della fame da ormai trentaquattro giorni e cinque della sete per convincere il mondo della politica ad affrontare strutturalmente e definitivamente il problema della giustizia. Continua Di Giacomo “è sconcertante che ancora oggi si parli di amnistie ed indulto e non di depenalizzazioni e misure alternative alla detenzione.
Questo significa che la politica finge di non capire il disastro combinato fin ora e continua rimandare il problema con amnistie ed indulti che sono il vero cancro della nostra giustizia, una resa dello stato.
Oggi uno stato civile come il nostro non può più continuare su questa strada
”.

Di Giacomo lamenta la mancata attenzione del mondo della politica e dei media alla sua protesta: “molta solidarietà ma niente fatti come al solito, ma mi sconcerta la mancata attenzione dei media impegnati solo ad rendere visibile ancora una volta chi chiede indulti ed amnistie. Continuerò la mia battaglia costi quel che costi anche se dovessi morire. Chi ci rappresenta non può più comportarsi in modo irresponsabile, oggi la politica deve dimostrarsi ragionevole facendo quelle riforme che realmente necessitano al sistema anche se da queste dovesse scaturire impopolarità”.

Nel frattempo Di Giacomo incassa la solidarietà di molte associazioni e sindacati che hanno già chiesto l’intervento dei massimi organi dello stato.



Aldo Di Giacomo, Segretario Sappe Marche

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-01-2013 alle 22:02 sul giornale del 14 gennaio 2013 - 2403 letture