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Editoriale

I Fuochi dalla Rotonda: una delusione profonda e corale

3' di lettura
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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Non è stata solo la decisione di spostare lo spettacolo pirotecnico sul mare dal Molo alla Rotonda a deludere le migliaia di persone che come ogni anno si sono presentate sulla spiaggia di Ponente per vedere lo spettacolo.

Tutti i fuochi d'artificio sono stati sparati ad un'altezza molto inferiore a quella di tutti gli altri anni. Questo e la posizione più vicina alla riva della Rotonda rispetto al Molo ha reso praticamente invisibili i fuochi da tutto il lungomare di Ponente.
Inoltre lo spettacolo è durato meno di 30 minuti, poco più che la metà degli anni passati.

L'altezza ridotta dei fuochi ha penalizzato anche tutti coloro che li guardano da sud ad una certa distanza dalla Rotonda: già dal Ciarnin la visione era quasi impossibile. Inoltre i fuochi sull'acqua rivolti a sud della Rotonda hanno scontentato tutti coloro che avrebbero voluto vedere lo spettacolo da Lungomare Marconi.

La decisione di spostare i fuochi era stata ampliamente annunciata, ma nessuno aveva fatto cenno all'altezza con cui sarebbero stati sparati i fuochi.

Ovviamente i senigalliesi ed i turisti che abitualmente guardano i fuochi da Ponente non hanno gradito lo spettacolo di oggi. Pochi i commenti negativi sarcastici o arrabbiati: per lo più un fiume di persone si è allontanato dalla spiaggia in silenzio. Gli anni scorsi era una folla festante che come d'abitudine ripeteva "i fuochi dello scorso anno erano più belli", ma lo faceva con il sorriso sulle labbra.

I Fuochi a Senigallia sono una vera e propria tradizione, un rito collettivo. La folla che arriva in massa in spiaggia dopo cena, i colpi che annunciano a tutta la città l'imminente inizio dello spettacolo, le sdraie spostate verso riva per vedere meglio, le arrabbiatture dei bagnini che poi devono sistemare tutto. Un ora, o poco meno, con il naso all'insù, i commenti stupiti e divertiti dei bambini. I tre colpi finale ed il lungo applauso che andava dal Cesano a Marzocca. Quest'anno dal Cesano al Molo si sono sentiti solo fischi ed altre eslcamazioni poco eleganti.

Non è stata solo la delusione di migliaia e migliaia di turisti e di senigalliesi. Non è solo il danno economico per gli operatori di Ponente, perché dopo lo spettacolo pirotecnico di solito si prendeva un gelato od un drink. Oggi la voglia di un gelato proprio non c'era. Eppure gli operatori di Ponente pagano le tasse comunali proprio come quelli di Levante.

Quello che crea il senso di profonda e corale delusione è che ci è stata strappata una tradizione, qualcosa che tutti noi ricordiamo sin da quando eravamo bambini. Perché il rito lo abbiamo vissuto prima con i nostri genitori, poi con il gruppo di amici, poi con una persona speciale. Tutti gli anni sempre uguale a se stesso. Tutti gli anni tranne il 2012.

Già pochi minuti dopo la fine dello spettacolo l'ironia e la rabbia dei senigalliesi si è scatenata su FB, con forti critiche all'amministrazione comunale ed immagini ironiche come quella che riportiamo qui sotto.





Questo è un editoriale pubblicato il 21-08-2012 alle 23:27 sul giornale del 22 agosto 2012 - 13612 letture