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Giovane africano ruba machete e gira armato nella zona del Torrione, bloccato. Ferito il comandante Epifani

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it


Un fatto inquietante ha turbato la comunità jesina nella giornata di lunedì 1 settembre: un giovane africano di 26 anni dopo essersi armato di machete e coltelli, rubati sfondando la vetrina di una armeria di Porta Valle, si è aggirato per strada nella zona del Torrione seminando il panico.


Uno dei passanti ha subito allertato le forze dell'ordine: di lì a poco è nato l'inseguimento da parte di carabinieri e polizia, tanto che l'africano si è nascosto dentro la chiesa di San Pietro per sfuggire alla cattura. Momenti di tensione, colpi di pistola sparati in aria, poi l'arresto: il giovane è stato ferito ad una gamba poi immobilizzato dalle forze dell'ordine.

Nell'operazione è rimasto lievemente ferito anche il capitano Mauro Epifani, comandante dei Carabinieri di Jesi: durante la colluttazione con l'uomo per bloccarlo è rimasto ferito al fianco. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato avvicinato dal capitano Epifani e dalla madre del giovane, chiamata sul posto, per convincerlo ad arrendersi.

Il sindaco Massimo Bacci ha espresso il proprio ringraziamento nei confronti delle forze dell'ordine, il cui intervento ha scongiurato il peggio: "Un episodio sconcertante che, sgombrando il campo da qualsiasi pregiudizio, non può passare sotto silenzio. In attesa che le indagini facciano chiarezza sulle ragioni che hanno scatenato questa follia, non posso che esprimere i sensi di gratitudine a polizia, carabinieri e vigili urbani per il tempestivo intervento che ha evitato che la situazione degenerasse".



Questo è un articolo pubblicato il 02-09-2014 alle 00:15 sul giornale del 03 settembre 2014 - 5433 letture