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Bracco (M5S) mette alle strette l’assessore Sclocco: ‘E’ un plagio, ecco le prove’

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‘Non un semplice refuso o errore tecnico, come vorrebbe far credere l'assessore regionale Sclocco: la bozza di Programma Operativo del Fondo Sociale da lei presentata all'Unione Europea contiene infatti un vero e proprio plagio’.

Per chi credeva che, dopo la secca replica di Marinella Sclocco, il caso fosse chiuso, arriva il rilancio in grande stile del consigliere regionale del M5S, Leandro Bracco (foto). E se inizialmente si era parlato di errore, gaffe e ‘colpevole disattenzione’, in questo caso Bracco alza il tiro, denunciando un vero e proprio ‘plagio’ di cui sarebbe responsabile l’assessore.

“La dimostrazione del plagio – attacca l’esponente del Movimento 5 Stelle - si trova a pagina 72 dell'edizione speciale del Bura numero 91 dello scorso 22 agosto: confrontando le dodici righe e quasi 1400 caratteri di questo documento economico con quanto scritto a pagina 36 dello stesso documento della Valle d'Aosta, tutto è assolutamente identico”.

“Di fronte all'evidenza delle carte – si chiede Bracco - su quale specchio tenterà di arrampicarsi? La cosa grave riguarda però il nostro travagliato Abruzzo, dove la disoccupazione giovanile ha toccato livelli record, con quasi un giovane su due tra i 15 e i 24 anni alla ricerca disperata di un posto di lavoro. Ciononostante, l'assessore Sclocco ha agito con un tasso di superficialità che lascia sbigottiti. La Valle d'Aosta ha problematiche radicalmente differenti rispetto alla nostra Regione, ma per l'assessore Sclocco tutto è uguale. Invece di svolgere i compiti ai quali è stata chiamata dal Presidente D'Alfonso, l'Assessore ha semplicemente copiato un intero articolo senza batter ciglio”.

“Per non parlare – prosegue - della fatidica data del 22 luglio: questa giornata infatti rappresentava il termine ultimo per l'inoltro del documento a Bruxelles. Sclocco ha quindi atteso l'ultimo minuto dell'ultimo giorno per inviare il tutto all'Unione Europea. Il documento riguarda una cifra enorme di denaro, oltre 71 milioni di euro. Immaginiamoci le risate che i supertecnici dell'UE si faranno quando leggeranno le carte e verificheranno che si tratta di farina del sacco altrui”.

Le conclusioni sull’assessore non lasciano scampo: “In un paese normale – sentenzia il combattivo consigliere regionale - la Sclocco sarebbe obbligata ad alzare i tacchi. Come si comporterà adesso D'Alfonso con la sua indisciplinata scolaretta?”



Questo è un articolo pubblicato il 29-08-2014 alle 19:15 sul giornale del 30 agosto 2014 - 958 letture