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Fondazioni. E' intesa tra Jesi ed Ancona. Mancinelli: "Nessuna fusione!". Entro settembre il CdA Muse

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Valeria Mancinelli e Massimo Bacci, sindaci

E' intesa tra la Fondazione delle Muse di Ancona ed quella del Pergolesi-Spontini di Jesi. A suggellarla lunedì mattina i Sindaci dei rispettivi comuni, Bacci e Mancinelli. E sulle ultime ipotesi definite "fantascientifiche" il primo cittadino di Ancona tuona: "Nessuna fusione!". Mentre Bacci sull'intesa sottolinea: "Ma non si faccia come a Roma...".

Ipotesi "fantascientifiche" le ha definite così le ultime battute sul protocollo suggellato oggi ad Ancona tra le Fondazioni culturali Pergolesi Spontini, le Muse di Ancona e il Consorzio Marche Teatro. "Nessuna fusione!" dunque, nè "direttore unico". "Si vuole collaborare - ha voluto precisare alla stampa la Mancinelli affiancata dal Sindaco di Jesi Massimo Bacci - non solo tra Ancona e Jesi e come si svilupperà si vedrà". Mentre Bacci ha rassicurato: "Oggi si parla di cultura, ma si potrà estendere anche ad altri progetti".

"Il protocollo d'intesa dice molto - ha spiegato la Mancinelli - una volontà di lavorare insieme che è una fatica, ma una fatica fruttuosa. Momentaneamente non ci sono ipotesi (su Lirica, Danza,Prosa). Non c'è una fusione di Fondazioni. Nessuno ne ha mai parlato" ha tuonato la Mancinelli. Le due Fondazione, dunque, rimarranno due enti distinti, ma dopo questo protocollo la collaborazione tra i due soggetti, stando al Sindaco di Ancona, sarà forte ed il programma verrà illustrato prossimamente.

"Per il cartellone non si farà un referendum, nè si consulteranno singole associazioni culturali, nè i quattro personaggi da salotto" questo sia chiaro ha dichiarato la Mancinelli. "Ma un colloquio fitto con le associazioni culturali già c'è tutti giorni".

Il Ministero intanto chiede un programma triennale per le Fondazioni. "Se non si troverà una sinergia forte - ha sottolineato Bacci - sarò nudo e crudo. La necessità assoluta ora è quella di programmare insieme in un momento di ristrettezze economiche". "Ma non si faccia come a Roma..." - ha detto amareggiato Bacci - dove si recente una delle massime opere italiane, la Bohème, è andata "in scena senza orchestra". L'augurio intanto da parte del Sindaco Bacci è che queste collaborazioni tra la città dorica e quella jesina siano premiate da parte del Ministero.

"Credo che imparare a collaborare su questo terreno - ha detto l'Assessore alla Cultura jesino Luca Butini - sarà molto istruttivo per noi e per i cittadini. Se si dovrà tarare nei meccanismi se ne farà tesoro dalla cultura come nei vari ambiti". Soddisfatto dell'intesa anche il collega di Ancona, Paolo Marasca.

In corso anche riflessioni sullo spettacolo dal vivo che con molta probabilità porteranno ad un assetto diverso dal passato. "Finché non avremo un assetto nuovo sarà difficile darne notizia - ha replicato alle domande la Mancinelli - noi comunque spenderemo questa capacità trovata al meglio".

Intanto è attesa per il rinnovo del CdA delle Muse, già in scadenza ed il nuovo direttore del Lirica sarà scelto da chi si insedierà ai vertici. "Probabile - ha sottolienato il Sindaco Mancinelli - che il nuovo Consiglio farà ulteriori scelte anche per la situazione pregressa". Mentre per quanto concerne la produzione in essere la proroga del presente Consiglio, dopo il termine del 31 gennaio scorso. La progettualità della Lirica è già stata stabilita e le prossime produzioni saranno nell'autunno del 2015 e non a gennaio- febbraio. "Il CdA Muse - ha promesso intanto il Sindaco - entro agosto, massimo entro settembre".

In allegato pdf il protocollo d'intesa originale.





Valeria Mancinelli e Massimo Bacci, sindaci

Questo è un articolo pubblicato il 21-07-2014 alle 16:30 sul giornale del 22 luglio 2014 - 2078 letture