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comunicato stampa

Visso: ad agosto l'Infinito Festival, per ricordare il poeta recanatese

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Chiesa San Francesco, Visso

Durante il Festival, al cantautore Mogol assegnato il Premio “Poesia in Musica” da parte del comune. A Visso dal 3 al 16 Agosto “l’Infinito Festival” con Giacomo Leopardi e non solo: teatro, musica, letture, concerti, arte.

Ospiti Giuseppe Pambieri, Loretta Marcon, Luca Violini, Tommaso Lucchetti, Ugo Bellesi Paolo Cicchini, Rubina Carancini, Elena Belmontesi, Barbara Cerquetti, il “Quintetto Gigli”, “The Big B.”, “Pensiero Acustico”, “Orizzonte Poliphonica”, Giovanni Sorana, Mario Elisei. Nelle giornate del festival visite guidate al Museo dei Manoscritti Leopardiani e alla raccolta museale.

Si parla molto in questi giorni di Giacomo Leopardi. Alla mostra internazionale del cinema approda in concorso “Il giovane favoloso”, film di Mario Martone dedicato alla vita del poeta, girato a Recanati. Del poeta dell’Infinito si discute molto in questi giorni sulla vericidità di una terza copia della stesura di quell’Idillio (le altre due riconosciute ufficialmente come originali sono una alla Biblioteca Nazionale di Napoli, l’altra nei Musei Civici di Visso).

Ma quando si parla di Giacomo Leopardi il pensiero corre subito a Recanati, il “natio borgo selvaggio” dove si trova il “paterno ostello” che ospita la famosa biblioteca di famiglia, in cui si consumarono gli anni di studio “matto e disperatissimo” del poeta. Forse non tutti sanno, invece, che a Visso, proprio nel cuore dei Monti Sibillini, presso il Museo dei Manoscritti Leopardiani si custodisce una delle più ampie e interessanti collezioni di carte autografe del grande poeta recanatese. Ed è in questo contesto, tra le sale che custodiscono le opere del poeta dell’Infinito, e quelle che ospitano le opere d’arte di una fiorente scuola pittorica del ‘300 e ‘400, che approda l’Infinito Festival, nato nel 2009 a Recanati e che oggi si proietta verso quei Monti Azzurri cantati dal poeta creando un ideale ponte tra la città da cui li mirava e quella che sotto quelle cime si adagia.

L’Infinito Festival è un progetto di Spazio Cultura con il concorso del Comune di Visso e la collaborazione dell’associazione “Visso d’Arte”. Patrocinio dell’Ente Parco Monti Sibillini L’Infinito Festival vuole proporsi come luogo dove arte, cultura e spettacolo convergano in una articolata proposta di immagini, concetti, forme, suggestioni ed evocazioni. La visione diretta dei documenti originali consente di entrare nella dimensione della calligrafia chiarissima del Poeta ed interpretare le correzioni e le sottolineature da lui apportate, permettendo di immergersi nell’intimità dei suoi pensieri. Ma anche viatico per incontrare il poeta attraverso altri percorsi non meno suggestivi.

In varie “location” della città di Visso nasceranno quelle zone di reciproca interferenza in cui si nasconde la parte più grande del mistero e della bellezza che ci circondano. Durante lo svolgimento delle iniziative dell’Infinito Festival sarà possibile visitare la collezione di autografi in passato appartenuta al bolognese Prospero Viani, raccolta che fu successivamente acquistata da Gaola Antinori, Sindaco di Visso. Presso il Museo dei Manoscritti Leopardiani si possono trovare i seguenti documenti: I sei Idilli (L’Infinito, La Sera del giorno festivo, La Ricordanza o Alla Luna, Il Sogno, Lo Spavento notturno, La Vita Solitaria); cinque sonetti in Persona di Ser Pecora fiorentino Beccaio; l’Epistola al conte Carlo Pepoli; la prefazione alla seconda edizione del Commento alle rime del Tetrarca; quattordici lettere indirizzate agli Stella di Milano tra il 1825 e il 1831, alcune da Recanati altre da Bologna.

Nel 1868 Giovanni Battista Gaola Antinori, sindaco di Visso e deputato del regno, riceveva da un altro deputato, Filippo Mariotti di Apiro, la proposta di acquistare un numero consistente di manoscritti autografi di Giacomo Leopardi. Questa collezione era di proprietà del Prof. Prospero Viani, a quel tempo preside del Liceo Galvani di Bologna, appassionato studioso del grande poeta e curatore dell’Epistolario (Firenze – Le Monnier 1849) comprendente 546 lettere di Leopardi. Al momento della consegna dei manoscritti Filiuppo Mariotti scriveva nella lettera diretta a Giovanni Battista Gaola Antinori: “Ecco i manoscritti leopardiani, cui Visso conserverà per ornamento suo e per gloria d’Italia…”. La decisione da parte del Viani di cedere l’intera collezione era determinata dall’esigenza di evitarne la dispersione. Così scriveva il 29 Marzo 1869: “Con grave dolore abbandono altrui queste preziose carte mi sarà solo in parte attenuato se passeranno nelle mani di persone che le sappiano pregiare e conservare...”.

Le promesse furono mantenute e la collezione si presenta oggi nella stessa integrità ed in ottimo stato di conservazione. Sono componimenti che manifestano “situazioni, affezioni, avventure storiche” dell’animo, come il Leopardi stesso scrive, rivelatori dell’intima solitudine di un genio intento ad esplorare i meandri del proprio cuore e a fare della natura la sua più cara confidente.

Il Festival è stato reso possibile grazie al contributo di diversi operatori economici del territorio che hanno subito appoggiato il progetto dell’amministrazione comunale di Visso e di Spazio Cultura Recanati: SVILA, Domus Laetitiae, Trattoria Richetta, Banca delle Marche, Kg Gioielli, il Laghetto, Vissana Salumi, BCC Banca dei Sibillini, Azienda Agricola Sapori dei Sibillini, Calzature Capuzi, Affittacamere Le Due Torri, Caffè Sibilla



... Chiostro Sant'Agostini, Visso
... Giacomo Leoaprdi
... Una sala del Museo Civico Diocesano, Visso
... Manoscritto Originale dell'infinito, Visso


Chiesa San Francesco, Visso

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-07-2014 alle 11:01 sul giornale del 28 luglio 2014 - 1906 letture