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comunicato stampa

Paradisi: 'Rischia di saltare la Commissione di inchiesta sull’alluvione'

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da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
librobianco-senigallia.blogspot.it

 


Roberto Paradisi

Nuovo blitz della maggioranza in commissione di inchiesta per far saltare i lavori di indagine e ispezione sui fatti del 3 maggio scorso.

Ancora una volta la sentinella del palazzo del potere Carlo Girolametti ha fatto saltare il tavolo ponendo in votazione un emendamento inammissibile e impresentabile con il quale si intende formalmente esautorare da ogni potere e facoltà il presidente di commissione Roberto Mancini. In palese violazione della delibera assunta dal consiglio comunale all’unanimità (in cui si conferisce al solo presidente il potere e la facoltà di assumere decisioni senza formalità e quindi in piena autonomia), Girolametti ha scritto di suo pugno un emendamento per conferire tale potere (per esempio di scelta e convocazione di persone informate sui fatti) all’intera commissione che vota in modo quotato.

Ergo, Girolametti, tradendo gli accordi iniziali (voto quotato con rispetto delle proporzioni consiliari ma presidenza con facoltà e poteri autonomi al presidente scelto tra l’opposizione), vuole gestire anche il coordinamento dei lavori a colpi di voti di maggioranza. In pratica, il presidente, così esautorato da ogni potere, diventerebbe una sorta di marionetta gestita dal più fedele e meticoloso servitore politico del sindaco e delle Giunte locali al potere. Incredibile ma vero. Ovviamente nulla dirò (questo è coperto dalla riservatezza dovuta in una commissione di inchiesta) sul contenuto della relazione preliminare presentata dal presidente Mancini. Ma si tratta di una relazione equilibrata e completa che ha, peraltro, accolto i suggerimenti di tutti: della maggioranza come della minoranza. La pretesa pertanto di Girolametti (supportata – anche se non troppo convintamente dai consiglieri Allegrezza e Fiore) è obiettivamente surreale.

La parola ora è passata (su mia richiesta) al segretario per un parere di ammissibilità, visto che l’emendamento stesso annullerebbe – se approvato – una parte della delibera consiliare. Una cosa intanto è certa: Girolametti ha intanto sottratto un mese di lavoro alla commissione facendo accorciare i tempi assegnati. E sia chiaro: se il segretario Morganti (che sul punto si era comunque già espresso in modo chiaro) non dovesse, come ovvio, fornire un parere di totale inammissibilità dell’emendamento proposto da Girolametti, personalmente abbonderò la Commissione – come credo farà tutta la minoranza – diventando completamente svuotata da ogni significato, trovandoci in quella sovietica situazione in cui i controllati controllerebbero se stessi assegnandosi anche il voto finale.



Roberto Paradisi

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-07-2014 alle 11:26 sul giornale del 05 luglio 2014 - 3053 letture